Completiamo il trittico di post dedicato a chi viaggia anche in questii primi giorni di settembre ricordando che al Sud in questo periodo si muovono intere flotte di camion che trasportano pomodori. Principalmente dai campi pugliesi e lucani ai conservifici campani. In agosto, sulla sola statale del Vesuvio, questi camion sono stati coinvolti in due incidenti (il 12 e il 21), di cui il primo mortale. Una conferma di quanto denunciai sei anni fa sulle pagine del Sole-24 Ore Sud ed è noto da sempre alle forze dell'ordine: nei tre mesi in cui avviene, la raccolta del pomodoro richiede un picco di capacità di trasporto, cui si fa fronte richiamando in servizio mezzi obsoleti e autisti improvvisati (la Stradale di Avellino accertò che c'erano anche bidelli, che in estate sono liberi dal lavoro).
Fin qui parliamo di grande viabilità. Se poi consideriamo le strade di campagna, ai camion si sostituiscono grossi trattori con rimorchi talvolta irregolari o addirittura doppi (gli agenti li chiamano con amara ironia "trenini dell'amore"). E le strade di campagna, in estate, non sono solo per agricoltori: possono essere percorse pure da turisti, diretti per esempio verso siti archeologici o strutture di agriturismo.
Attenzione, quindi, tutte le volte in cui vedete un cassone o un rimorchio su cui sono stivate le inconfondibili casse di plastica alte, colorate (di rosso o di giallo, solitamente) con fianchi percorsi da fitte fessure verticali.