Il 40% dei bimbi europei viaggia slacciato. Eppure il 96% dei nuovi seggiolini è sicuro

Magari per l'esodo ci avete pensato a mettere il vostro bimbo sul seggiolino. Ma poi lo avrete "liberato" ben presto: lui, abituato a stare libero sul sedile posteriore nei soliti tragitti casa-asilo-casa dei nonni, non avrà gradito tutta questa improvvisa restrizione. Succede così quando i seggiolini sono ignorati da troppa gente: il 40%, dice una ricerca citata di recente dall'Aci. Ed è solo una media europea, figurarsi l'Italia.

Peccato che sia così. Perché i genitori non sanno cosa si perdono: i seggiolini stanno diventando sempre più sicuri. Tanto che l'Aci ha comunicato un 96% di buoni giudizi tra i modelli provati in consorzio tra vari automobile club europei nel 2010; appena due anni fa, i promossi erano solo l'85%. Cifre statisticamente attendibili, perché riferite a ben 119 modelli provati in tre anni.

Bisognerebbe però che i produttori di seggiolini mettessero dei soldi per portarli in giro e mostrare alla gente che servono davvero, che sono sempre più sicuri e che persino il modello migliore nulla può se non lo si monta correttamente e se si sbaglia a posizionare il bimbo. Certo, qualcosa si è fatto e si continua a fare. Penso a Bimbisicuramente, la campagna di Fiat, Quintegìa e Sicurauto. Un gran gesto di buona volontà in un contesto a dir poco distratto. Ma dura poco, coinvolge un solo produttore e si basa prevalentemente sulla buona volontà dei venditori Fiat. e allora perché tutti i produttori non uniscono le forze? In fondo c'è da fare fronte comune per promuovere più efficacemente i loro prodotti, ancora snobbati da troppa gente.

  • Fab - 44 |

    Mi ricollego a questo post per segnalare questa notizia “Auto contro motocarro nel Viterbese:
    morti bimba 4 anni e pensionato 82enne”
    LinK: http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=117217&sez=HOME_ROMA
    Nell’articolo si legge: “La Mercedes guidata dalla madre della bimba si è scontrata con un piccolo motocarro alla cui guida c’era il pensionato.” … “La bambina è stata trasportata in ambulanza all’ospedale Andosilla di Civita Castellana, ma è morta poco dopo il ricovero. La madre ha riportato soltanto lievi ferite. Sono in corso indagini per accertare se la bimba fosse seduta sull’apposito seggiolino e se lo stesso fosse allacciato alle cinture di sicurezza.”
    Tutto farebbe pensare al mancato uso o all’uso scorretto del seggiolino (chiaramente questa è una valutazione “con beneficio d’inventario”, bisognerebbe conoscere meglio i dettagli). Ma se (ripeto se) così fosse, oltre a stigmatizzare il comportamento superficiale di chi commette queste infrazioni, mi verrebbe da dire che è anche inutile comprare auto sicure (come dovrebbe essere una Mercedes), quando poi si adottano comportamenti poco sicuri, e che sarebbe finalmente ora che gli italiani maturino riguardo alle tematiche della sicurezza stradale.

  • Valerio Rosini |

    La mia intenzione è di far pubblicare sul suo giornale quanto mi sta accadendo. Il contendere è fra me e fiat (il suo A.D.che pretende di cambiare la Costituzione invece di impegnarsi a fare bene le auto.) Alcuni mesi fa mia moglie acquistava una fiat 500 de valore di 14000,00 euro.Dopo alcune settimane dalla consegna con appena 1000 km,all’interno della vettura si sentiva una puzza vomitevole non identificata.
    Il disagio è stato notevole, mia figlia e mia moglie non potevano entrare che venivano assalite da urti di vomito con i vestiti impregnati di tale puzza.Dopo varie visite da officine autorizzate fiat per far constatare la puzza e cercare di fare capire che non era nostra responsabilità , viene presa in consegna la macchina,appunto da un’officina autorizzata.Dopo un mese di fermo in officina ci viene riconsegnata con il problema risolto in parte, cioè la puzza vomitevole era sparita,resta una strano odore non normale che si sente quando entriamo nella vettura, più o meno a secondo del caldo.Per l’officina fiat il problema è stato risolto con lo smontaggio totale della carrozzeria e l’applicazione di non so che cosa.
    Visto che il problema è stato risolto solo in parte, chiedo aiuto al numero dell’assistenza fiat, questi dopo informazioni dall’officina che ha fatto il lavoro mi rispondono se non ero contento di provare con un’altra officina e ripetere tutta la procedure che per loro era tutto a posto.
    Ora, mi ritrovo con una macchina che puzza, pagata con soldi che non puzzano, una macchina nuova smontata e rimontata, una macchina con vistose impronte all’interno, già sembra vecchia pur avendo pochi mesi con conseguente svalutazione.
    Non so se pubblicherà questa mia denuncia e l’eventuale seguito della stessa, ma vorrei mettere a conoscenza i suoi lettori e i futuri clienti di fiat.
    Tutto ciò è documentato.
    Un saluto Valerio Rosini
    [risponde Maurizio Caprino] Quando il difetto non si riesce a eliminare ma comunque non rende impossibile o pericoloso l’uso della vettura, il cliente ha diritto alla riduzione del prezzo (sconto a posteriori).

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