Il volto cattivo del nuovo Codice – Indaga sul pedone, altrimenti prendi la multa

La prima cosa che si vede è un signore, apparentemente folle, che si tiene in equilibrio su un filo teso tra due palazzi. Poi si nota che sotto di lui c'è una strada piena di auto. Infine, si legge il fumetto, in cui il signore afferma che quello è il modo più sicuro per attraversare la strada. Mi piace questa vignetta che Giuliano ha realizzato per l'edizione 2010 (l'undicesima) di Vacanze coi fiocchi, la campagna stagionale sulla sicurezza fatta da Centro Antartide e Osservatorio sicurezza della Regione Emilia-Romagna, mettendo in campo molti testimonial (http://www.vacanzecoifiocchi.it/il-libretto-menusx-66). Nelle intenzioni di chi ha varato la diforma del Codice della strada (il Ddl di cui tanto vi ho scritto, che da giovedì 29 luglio è diventato la legge 120/10), parole come queste del fumetto non si dovrebbero più usare nemmeno per scherzo: uno dei giri di vite più severi contenuti nella legge riguarda proprio i conducenti che non rispettano i pedoni.

Quando qualcuno attraversa sulle strisce, dal 13 agosto non basterà più rallentare, fermandosi solo se necessario per farlo passare indenne: occorrerà fermarsi comunque, come se ci fosse uno stop. Un buon sistema per attirare sui diritti del pedone l'attenzione di chi guida sui diritti, visto che spesso le strisce sono sbiadite, nascoste da veicoli e cassonetti o mal posizionate.

Ma, con lo stesso intento, è stato introdotto pure l'obbligo di dare l,a precedenza ai pedoni che "si accingono ad attraversare". Che significa? Che bisogna guardare se sul ciglio del marciapiede c'è qualcuno che dà l'impressione "inequivocabile" (aggettivo tratto dalle prime istruzioni operative della Stradale) di voler iniziare ad attraversare. Altrimenti via ben otto punti dalla patente (due in più di quando si va a 170 in autostrada). E pazienza se in Italia ormai c'è tanta gente che su quel ciglio giocherella, parla, gesticola, magari andando su e giù dal gradino. Gli inglesi non si sognerebbero mai di farlo, perché sanno che i guidatori si fermerebbero davvero, bloccando il traffico per niente.

Mi direte che, con regole così, diventeremo (guidatori e pedoni) ligi come gli inglesi. Io temo che non succederà. Perché quelle regole saranno applicate molto poco. In un Paese dove si va in Cassazione anche per disquisire su infrazioni certe, figuratevi se non si perderebbe l'occasione per dire che il vigile ha sbagliato perché a lui sembrava che il pedone si accingesse ad attraversare e invece non era vero. Di fronte al rischio di innescare un contenzioso del genere, mi pare improbabile che i corpi di polizia locale avviino iniziative sistematiche per far entrare queste regole nel nostro dna.

Anche perché giusto il mese scorso la Cassazione ha messo un paletto alla credibilità di quello che afferma il vigile, sostenendo che è superiore a quella del cittadino solo quando attesta un fatto obiettivo avvenuto in sua presenza (per esempio, l'auto X ha oltrepassato la striscia continua), non anche quando compie una valutazione, come credo sia necessario per decidere se un certo comportamento del pedone lasci capire che ha intenzione di attraversare. Quindi, in casi del genere, per mettere in discussione il verbale non serve denunciare l'agente per falso, ma basta un semplice ricorso al giudice di pace. Evvai!

  • Comitato Sicurezza Stradale "F. Paglierini" |

    Con altre associazioni abbiamo sollecitato la modifica del comma 1 dell’art. 191 del Cds, riguardante i pedono e passaggi pedonali. Al di là dell’interpretazioni della norma, sulla quale come italiani possiamo sbizzarrirci, come sempre, si voleva che l’Italia si uniformasse all’Europa e al mondo civile: quando c’è un pedone in attesa all’inizio della segnaletica orizzontale (strisce pedonali) ci si deve fermare. Stop. Non è difficilissimo da capire. Poi ognuno può filosofare come andava scritta. Siamo, invece, preoccupati per il fatto che NESSUNO ne parla e la pubblicizza, per renderla nota a chi guida. E gradiremmo che anche altri soggetti, anche privati, inoltrassero sollecitazioni in tal senso agli organi di informazione e ma anche alle istituzioni, nazionali e locali. Grazie. asso_sic_stradale@tiscali.it

  • giancar |

    Mi permetta Paolo ma contesto integralmente quanto da lei affermato.
    Lei interpreta l’operato delle polizie locali non nell’ottica di una giusta distribuzione delle risorse disponibili bensì nell’ottica del “fare cassa”.
    Che i controlli stradali (quelli con la pattuglia, la paletta e il fermo del veicolo per intenderci) siano ovunque diminuiti è cosa nota.
    Peraltro tale contrazione del servizio è presente non solo nei corpi di polizia locale ma anche presso le forze di polizia dello stato (come ci ha detto anche Caprino).
    La stradale ormai si vede poco solo sulle autostrade e sulle strade extraurbane principali, i carabinieri si vedono poco ovunque.
    Se si esamina la realtà delle varie strutture di polizia locale (e non solo) sul territorio, negli ultimi 10 anni, si potrà vedere che a fronte ad un aumento esponenziale di funzioni e competenze si è andati sempre più verso una diminuzione sistematica e ad un invecchiamento del personale dovuto ai vari blocchi del turnover, ai patti di stabilità, ai vincoli di bilancio.
    La stragrande maggioranza delle strutture di polizia locale opera oggi con il 20 – 30 e financo il 50% di personale in meno rispetto alla dotazione organica. Ecco perché i comuni fanno ricorso agli ausiliari della sosta e agli apparecchi di rilievo, cercano di dare almeno un servizio minimo.
    Dire “fare cassa” ai comuni grazie alle “multe”, quando si è di fronte a una reale e costante diminuzione degli introiti, significa alimentare una leggenda metropolitana tanto più diffusa nell’opinione pubblica quante più sono le lobby e le categorie che hanno interesse a farla credere (e ce ne sono, cavolo se ce ne sono !!!) .

  • Paolo |

    Buongiorno.
    Giancar, non credo di essere in contraddizione con quanto ho sempre sostenuto, anzi. I vigili non si occupano di infrazioni come quelle commesse da pedoni e automobilisti agli attraversamenti pedonali proprio perché la produttività in termini di cassa sarebbe bassissima. Quanto tempo ci vuole a rilevare l’infrazione, fermare il trasgressore (pedone o automobilista che sia), discutere e poi scrivere il verbale? 5 minuti? Se le infrazioni sono continue corrisponde a 12 multe all’ora, ma è realistico pensare che sarebbero molte meno. Un autovelox ben piazzato produce di più, nonostante il preavviso.
    Per quanto riguarda la sosta, almeno a Bologna, hanno trovato un sistema migliore: parcheggi a pagamento quasi ovunque e controlli fatti dagli ausiliari della sosta. Gli incassi sono certi, perché o si paga la sosta o si paga la sanzione. E i controlli ci sono. Io lavoro in Bolognina, zona con alcune strade molto trafficate che spesso sono teatro di incidenti anche gravi, ma i vigili non si vedono mai, se non dopo gli incidenti. In compenso i parcheggi sono a pagamento e gli ausiliari della sosta sono onnipresenti.
    Un saluto.

  • giancar |

    un momento Paolo, ma non era vero che i famelici vigili, aizzati dai propri sindaci e comandanti erano sempre in giro a salassare i poveri cittadini, contribuenti, innocenti e tartassati solo per fare cassa ?
    E poi il pedone è un facile bersaglio, non deve essere inseguito in auto e per di più normalmente è solo e non si rischiano rivolte.
    Lo stesso vale per le soste eppure non ne vengono fatte tantissime.
    Stranamente la polizia locale fa più controlli sulla velocità, ovvero utilizzando strumenti costosi,personale, automezzi, segnali di preavviso, lunghi appostamenti con scarsissimo incasso (l’automobilista ormai vede la postazione con largo anticipo). E poi ci stanno i ricorsi, il contenzioso, le controdeduzioni, la costituzione in giudizio, le condanne, le spese processuali.
    Non sarà che i vigili sono masochisti ?
    Oppure sono veramente garanti dell’incolumità pubblica in barba a tutti i loro detrattori ?

  • Paoblog |

    Mi chiedo se i legislatori abbiano mai affrontato pedoni come quelli che racconto in questo post:
    http://paoblog.wordpress.com/2009/10/09/i-pedoni-strana-gente/
    Come la mettiamo con i pedoni che impegnati a conversare al telefono fanno la finta di attraversare e poi cambiano idea oppure fanno esattamente il contrario, attraversando senza nenche gettare uno sguardo alla strada?

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