Buche/2 – Per l’assessore torinese sono colpa dei tagli dello Stato. Ma ci spieghi perché ha speso una fortuna per il Tutor illegale

La tesi è verosimile e calza perfettamente sul dibattito politico-mediatico di questi giorni.: dallo Stato arrivano meno fondi, quindi i Comuni possono spendere meno e le buche sulle strade cittadine possono solo aumentare. Questo ha dichiarato l'assessore torinese Maria Grazia Sestero ai miei colleghi che l'hanno interpellata nell'inchiesta sulle buche pubblicata oggi (http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2010-07-05/buche-citta-crescita-cifre-092130.shtml?uuid=AY4yCC5B). Devo però ricordare che la Sestero è la stessa persona che ha proposto la delibera di Giunta comunale del 2 agosto 2005, con cui si sono spesi 700mila euro di provenienza (perlappunto) statale per installare il Tutor su corso Moncalieri. Cioè, come sanno già i lettori più affezionati, su una strada in cui la legge 168/02 non consente i controlli di velocità automatici e scegliendo un apparecchio che costa circa sette volte in più della concorrenza, sostanzialmente a parità di servizio reso (in città si possono controllare tratte troppo brevi perché il Tutor risulti superiore come lo è in autostrada, cosicché il vero plus del progetto della Sestero rispetto al "semplice" controllo della velocità è il monitoraggio delle condizioni del traffico con aggiornamento dei pannelli a messaggio variabile, un po' troppo poco rispetto alla spesa).

Naturale conseguenza della scelta proposta dalla Sestero: un aumento del contenzioso, con ulteriori costi per il Comune, destinato verosimilmente a perdere le cause (data la macroscopica violazione di legge in cui è incorso) e quindi a pagare le spese legali (senza contare il tempo perso dai suoi dipendenti per cercare di imbastire una difesa). Chissà se l'assessore, di fronte a questa nuova falla, se la prenderà ancora con lo Stato.