Forse avevamo parlato troppo presto. Nell'esaminare la valanga di novità introdotte dal Senato nel Ddl 1720, avevamo capito che una di esse era finalmente l'obbligo di far autorizzare dal prefetto l'installazione dei rilevatori di infrazioni al semaforo (come dal 2002 con gli autovelox fuori da autostrade e strade extraurbane principali). Un obbligo sacrosanto, visti gli abusi commessi dai Comuni, che spesso hanno scelto (o addirittura fatto scegliere dai loro fornitori privati) di mettere sotto controllo gli incroci più lucrosi, non quelli più pericolosi. E invece pare che non sarà così: tra gli esperti gira voce che, a una lettura attenta della nuova regola, l'interpretazione sia che l'intervento del prefetto non sia necessario per i controlli ai semafori, ma solo per quelli nelle nuove fattispecie previste dal Ddl 1720 (come la guida contromano).
Non solo: tra queste nuove fattispecie c'è pure il mancato stop entro la linea di arresto. Questo rischia di far scoppiare un pandemonio tra i multati dei semafori: finora per placarli si diceva (a ragione) che gli apparecchi automatici sanzionano solo chi attraversa l'incrocio, graziando chi supera la linea di arresto ma non attraversa l'incrocio (o lo fa a passo d'uomo)!