Lo sconto-vip non si cumula con gli altri, ma l’Antitrust non lo sa. E stanga

I venditori d'auto lo danno per scontato: quando c'è una campagna promozionale, i benefici per il cliente non si cumulano con quelli cui quello stesso cliente ha diritto normalmente grazie al suo status. Cioè quando appartiene a una delle categorie che il costruttore agevola con particolari sconti fissati a priori (per esempio, 15% agli agenti di commercio, 20% alle autoscuole, 12% a sacerdoti, giornalisti, medici e appartenenti alle forze dell'ordine e così via). E invece per l'Antitrust non è così: come c'informa Paoblog (http://paoblog.wordpress.com/2010/05/15/smart-garante/), la Mercedes è stata punita per pubblicità ingannevole dopo la segnalazione di un medico che avrebbe voluto cumulare lo sconto di categoria con una promozione temporanea, infrangendo il tabù. Dunque, i costruttori devono stare bene attenti a specificare la non cumulabilità nei messaggi pubblicitari sulle promozioni.