Nel caos della giustizia, c'è una grana nascosta (sui giornali non ce n'è quasi traccia) che potrà scoppiare in mano agli automobilisti da un momento all'altro: l'insoddisfazione dei giudici di pace, che non a caso proprio oggi sono a colloquio col ministro Alfano (ecco che cosa gli chiedono Scarica Incontro Ministro Alfano 20 maggio 2010). Questioni più o meno sindacali, che potrebbero portare a forme di agitazione con paralisi dei tanti procedimenti legati a infrazioni stradali. Ma il sistema soffre pure di altri mali, che i giudici stessi conoscono bene e hanno denunciato (anche stavolta nell'indifferenza della stampa) due mesi fa. Eccone alcuni: troppe modifiche al Codice della strada, troppe forzature da parte delle forze dell'ordine e – aggiungerei io – troppa furbizia dei cittadini.
I giudici hanno sollevato questi problemi per difendersi dall'accusa di "Report" (del 28 marzo), secondo cui questi magistrati spesso danno ragione anche al cittadino che ha torto perché sono interessati a fomentare il contenzioso (per chi non lo sapesse, i giudici di pace non hanno uno stipendio, ma sono pagati per ciascuna sentenza).
Premesso che è innegabile che alcuni giudici si comportino proprio così, che non è improbabile che siano molti e che comunque non potremo mai sapere quanti sono, mi sembra interessante riportare le altre storture del sistema evidenziate da Gabriele Longo (presidente dell'Unagipa, Unione nazionale giudici di pace) per difendere la categoria (questa la versione integrale Scarica Report stipendio a causa difesa Longo).
In particolare, è sconfortante che gli ausiliari del traffico romani (gli unici su cui è stato fatto uno studio) abbiano ammesso di omettere sistematicamente la contestazione immediata al trasgressore (obbligatoria per legge, quando possibile), che si facciano notifiche a persone estranee rispetto al destinatario della multa, che gli organi di polizia non si costituiscano in giudizio (quindi ognuno può fare ricorso anche in modo infondato, sperando che la controparte non si presenti). Sconforta pure il fatto che la gente eluda la patente a punti non indicando che guidasse, ma questo era già noto ai più.