Allacciare le cinture non basta: bisogna stringerle

L'ingegnere mi parlava e io mi sentivo un animale strano. Eravamo a Torino, in una pausa del convegno Ata (Associazione tecnica dell'automobile) sugli interni dei veicoli, e discutevamo di cinture. A me veniva in mente il disagio che provo a salire su un'auto di una decina d'anni fa: quando mi allaccio, spesso la parte inferiore del nastro mi passa sulla base dello stomaco, troppo in alto per lasciarmi tranquillo (nella violenza di un eventuale urto, si finisce per scivolare sotto la cintura, è l'effetto submarining contrastato per la prima volta nel '91 sulla prima serie dell'Opel Astra). E invece l'ingegnere mi riferiva di come gli italiani amino tenersi la cintura bella larga (quando la allacciano), perché dà loro fastidio. Quindi, mandano in fumo tutti gli studi e i progressi contro il submarining.


Dunque, dobbiamo prendere l'abitudine di seguire il consiglio che c'è su tutti i libretti di uso e manutenzione: quando prendiamo posto, prima sistemiamoci per bene (togliendo cappotti e giubbotti se troppo ingombranti) e poi – trovata la posizione giusta – allacciamo la cintura e tiriamocela dalla fibbia, per stringerla bene. "Lo fanno in automatico solo i tedeschi", commentava l'ingegnere. E io mi sentivo sempre più strano.

  • Claudio Cangialosi |

    E’ una cosa che dico sempre pure io, bravo l’ing. e te che lo riporti qui!
    Anche nella trasmissione TV dell’anno scorso “Crash test e Sicurezza” spiegavo proprio questo particolare ai telespettatori affinchè non mandassero all’aria tanti anni di studi sull’effetto submarining…

  • ombrachecammina |

    ahh ! i “piccoli tecnicismi inutili” : il manuale d’uso che nessuno legge finche’ non sbatte contro un problema (invece di leggerlo prima possibile). Gia’, i manuali d’uso (e non di manutenzione), queste incomprese pubblicazioni che spesso semplicherebbero la vita invece di far fare decine di domande a dei pazienti meccanici e/o concessionari … o girare per la rete in cerca di consigli che poi, sono li’ dentro, nel cruscotto. Il bello e’ che poi ci si lamenta di non capire coem funzionano le cose, incolpando le case produtrici di fare prodotti astrusi (dal cellulare all’autobotte)

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