"Visto sul Tg5". Con slogan del genere il sito www.ufficioricorsi.com si fa pubblicità per convincere i multati che, avvalendosi dei suoi servigi, potrà avere ragione. E da gennaio, cioè da quando si deve pagare un contributo di 38 euro per poter presentare un ricorso al giudice di pace, garantiscono anche che lo pagheranno i legali che operano nell'ambito di quel sito. C'è da fidarsi?
Francamente, come già accaduto per altri siti di questo genere, l'uso di slogan pubblicitari e formule commerciali degni di improbabili cure dimagranti non fa una buona impressione. Così come l'uso improprio delle parole con cui si descrivono precisi atti e procedimenti giuridici (ma questo forse è solo un tentativo di farsi capire anche da chi mastica poco di diritto, nulla di scandaloso).
Il problema principale, però, sta nel tono: guardando il sito (e gli altri ad esso analoghi), ci si fa l'idea che tutte le multe sono ingiuste e che non vadano pagate "a prescidere". Ora, a parte il fatto che il giudice può pensarla diversamente e respingere il ricorso, così facendo si rafforza il vittimismo di molta gente che prima fa carne di porco del Codice della strada e poi se viene beccata si lamenta pure. Non voglio fare lezioni di educazione civica a nessuno. Mi limito a far notare che questo non è certo un contributo alla sicurezza stradale.