Sul Sole-24 Ore del Lunedì di oggi trovate mezza pagina in cui racconto come opererà la Polizia stradale d'ora in avanti: per far vedere la propria presenza nonostante abbia ancora 1.500 uomini in meno rispetto all'organico teorico di 13.500, tra le altre cose, le pattuglie stazioneranno spesso in luoghi soprelevati o comunque visibili (apposite parti delle aree di servizio, cavalcavia, caselli eccetera) e concentreranno la loro percorrenza autostradale su tratti dimezzati rispetto ad oggi, scegliendo i chilometri più a rischio su ciascuno di questi tratti, così i passaggi in ciascun punto di questi saranno più frequenti. Sui chilometri restanti vedremo gli ausiliari della viabilità messi in campo dai gestori autostradali, sperando che si dimostrino più preparati di dieci anni fa, quando la loro figura fu introdotta per la prima volta questa figura ibrida tra addetto alla manutenzione (e infatti non pochi ausiliari sono ex-operai riqualificati) e poliziotti (con poteri limitati).
D'altra parte, la Stradale con le sue sole risorse non ce la fa e chiede aiuto agli altri. Come nell'acquisto delle 650 Alfa 159 Sportwagon 2.4 JTD a quattro ruote motrici con cui ha finalmente rimpiazzato Marea e Legacy ferme agli anni Novanta e con percorrenze fino a 600mila chilometri: 74 Alfa sono state pagate dal ministero delle Infrastrutture. O come per la manutenzione delle apparecchiature, che a volte ne limita l'impiego, soprattutto in alcune regioni. O come nel caso di Icaro, la bella campagna per la sicurezza stradale tra i giovani, che riesce ad arrivare a poche scuole all'anno e solo grazie agli sponsor (ma quest'anno pare sia rimasta la sola Fondazione Ania, dopo il ritiro del ministero delle Infrastrutture.