Riprenderà nei prossimi giorni il tormentato iter del Ddl sicurezza stradale al Senato. Prima di Natale, i senatori si sono esercitati nella solita corsa all’emendamento e così sono state presentate proposte assurde come la legalizzazione del contromano per le bici sulle strade con limite di 30 all’ora (nell’improbabile ipotesi in cui venga approvata, avrà un solo effetto pratico: far sorgere un concorso di colpa più consistente nell’automobilista che investe uno dei tanti ciclisti ignoranti e/o noncuranti delle regole, non servirà certo a diminuire gli incidenti perché tanto gli automobilisti non stanno a guardare gli utenti deboli della strada). Ancora una volta spiace vedere che si stia perdendo l’occasione per introdurre novità sensate come:
- affidare ai prefetti il compito di decidere dove si possono installare i rilevatori di passaggio col rosso (in modo da limitare il malcostume dei Comuni e dei noleggiatori, che non di rado installano gli apparecchi non agli incroci più pericolosi ma a quelli più redditizi);
- imporre la graduale sostituzione dei rilevatori di passaggio col rosso che hanno solo la fotocamera (oggi la tecnologia offre anche modelli dotati di telecamera, quindi in grado di ricostruire meglio attraverso un filmato se un’infrazione è stata resa necessaria da fattori non dipendenti dal trasgressore, come per esempio la necessità di dare strada a un mezzo di soccorso);
- chiarire se i dispositivi antiautovelox sono legali o no (dal 2000 non lo sono, ma ciò contrasta con l’obbligo di presegnalare e rendere visibili le postazioni di controllo velocità, introdotto nel 2007 senza tener conto della norma del 2000);
- prevedere che il Regolamento di esecuzione del Codice sia integrato con una nuova segnaletica standard che indichi chiaramente le zone con transito a pagamento (evitando pasticci grafici come quello dell’Ecopass di Milano) e gli eventuali itinerari alternativi per aggirare le aree soggette a limitazioni.
Evidentemente sono cose che non interessano a nessuno di quelli che hanno il potere necessario per toccare il testo del Ddl. Infatti, sono mesi che fior di professionisti ci stanno lavorando sopra: difficile si tratti di semplici dimenticanze.