Emergenza gelo/3 – State attenti con Bmw e Mercedes

Ormai le auto sono tanto sicure che a guidarle sembrano tutte uguali, almeno per un conducente medio.

È per questo che anche costruttori di antico blasone montano sospensioni strettamente derivate da modelli economici (guardate l'Alfa Mito, che ha uno sterzo con molte delle sgradevolezze della Punto, come si legge più chiaramente sulle riviste straniere rispetto a quelle italiane): meglio risparmiare, perché la maggior parte dei clienti non ha la sensibilità per apprezzare certe raffinatezze meccaniche, tanto più che se le economie nella meccanica fanno diminuire la sicurezza poi è l'elettronica a metterci una pezza. Ma, quando si arriva a condizioni-limite come col ghiacchio di questi giorni, le cose possono cambiare drasticamente. E le sorprese peggiori arrivano per chi ha una trazione posteriore (il che ormai equivale a dire Bmw, Mercedes, Maserati, Porsche e supercar varie).

Ormai queste auto si scelgono più per ragioni di status. Anche chi dice che sono più piacevoli da guidare dice il vero, ma va preso con le molle: forse mente, perché nella guida di tutti i giorni occorre sensibilità non comune per apprezzare le differenze. Così si finisce col guidare come con la trazione anteriore. Ma su neve e ghiaccio riemerge l'antico limite della posteriore: le ruote di dietro slittano più facilmente e l'aderenza è tanto bassa che nemmeno l'elettronica aiuta granché (contro i limiti estremi della fisica nessun dispositivo può far nulla). Quindi bisogna usare la massima dolcezza con tutti i comandi, ancor più che con la trazione anteriore. E guardare metro per metro dove si mettono le ruote: è preferibile stare sulla neve quanto più possibile fresca e, se la strada è già stata battuta, evitare le tracce nelle quali si è formato ghiaccio.

  • Paolo |

    Personalmente ho una BMW serie 1 a trazione posteriore che ho scelto per una passione di guida e mi indigno a leggere che chi sceglie questo tipo di autovetture lo fà per una questione di status o peggio ancora che chi dichiara di apprezzare questo tipo di trazione mente, forse chi a scritto questo articolo guida una Fiat Multipla oppure è rimasto all’Alfa 75 e quindi occorre un pò più di umiltà ed informarsi sulla tecnologia odierna oppure dedicarsi ad altre rubriche quali ad esempio, la cucina senza offendere alcuno e concludo dicendo che personalmente d’inverno uso anche le gomme termiche e mi sono trovato bene rispetto a tante trazioni anteriori che ho incontrato per strada. Cordiali saluti.
    [Risponde Maurizio Caprino] Sono proprietario di una Bmw 118d, targa DG 723 NM per gli scettici, e confermo tutto ciò che ho scritto perché in qualche anno di carriera ho conosciuto sia le macchine sia la gente. D’altra parte, se non fosse come dico io, la Fiat non avrebbe nemmeno potuto sognarsi di travestire una Grande Punto da Alfa: non avrebbe potuto sperare di venderne nemmeno una e invece… Che poi ci sia sempre qualcuno che si distingue dalla moltitudine di cui scrivo mi fa molto piacere, anche se potrebbe esprimersi con toni meno offensivi.

  • andrea105 |

    concordo che, quando l’aderenza è molto bassa, con TP vanno evitate manovre brusche con acceleratore e sterzo;
    in analoghe condizioni, una TA in curva a mio avviso è più pericolosa (nel senso che se non risponde allo sterzo va dritta e, salvo improbabili manovre con il freno a mano, non c’è più niente da fare );
    con TP si può ancora riprendere (specie se la velocità è bassa!);
    su strada completamente ghiacciata, l’unica soluzione sono le gomme chiodate (che ho abbandonato ancora nel 1992…)
    [Risponde Maurizio Caprino] Tutto giusto, con l’unica precisazione che arrivare a sterzata zero con una TA è più raro e che riprendere una TP è manovra alla portata di pochi (anche perché le scuole di guida sicura che usano TP non sono poi molte…)

  • andrea105 |

    con TP e gomme termiche si sale senza problemi; o quantomeno si sale dove poi non è pericoloso scendere; nel senso che forse è vero, con TA (ed ancor più con TI) si può salire “in baita”, mentre una TP non riesce;
    però poi a scendere TP, TA ed anche TI sono uguali, quindi con gli ultimi due sistemi di trazione è più facile “finire nei guai” (mi è capitato lo scorso anno, con TP e gomme termiche non più efficienti al 100%, non riuscivo a salire alla baita sopra S.Martino di Castrozza, non avevo voglia di montare le catene, così ho cambiato ristorante…; probabilmente con TI sarei arrivato “in baita” e poi per scendere in sicurezza avrei dovuto “sporcarmi” per montare le catene);
    a prescindere da questo, ritengo che TP consenta di guidare con traiettorie più precise e con migliore tenuta di strada molto più
    [Risponde Maurizio Caprino] Bravo, tutto giusto. Ma con una dimenticanza: quando l’aderenza è molto bassa, la TP richiede comunque una dolcezza non comune per i guidatori di oggi, per i quali il contatto con la strada e le reazioni del veicolo è compromesso dal confort e dalla buona stabilità delle auto di oggi in condizioni normali.

  • Fabrizio |

    Ormai da certe auto bisogna stare alla larga, in tutti i sensi: nella migliore delle ipotesi siamo di fronte ad un Corona redivivo e nella peggiore siamo di fronte ad un vecchiardo che ha fatto i soldi, ma di macchine non capisce una mazza…

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