Sono le otto di sera e la (finta) superstrada Potenza-Melfi è bloccata da stamattina: un camion ha causato un incidente mortale e – come spesso accade quando ci sono in ballo i mezzi pesanti, le operazioni per rimuoverlo e rimettere in sicurezza asfalto e guard-rail sono molto lunghe. Il punto importante è che, secondo i primi rilievi di cui dà conto il comunicato dell'Anas (Scarica Incidente per rimorchio Potenza-melfi), pare che tutto sia stato causato dal distacco del rimorchio del camion, anche se potrebbe essere stato anche lo scoppio di una gomma (così pochi istanti dopo l'urto il camionista ha riferito al mio collaboratore Gennaro Grimolizzi). In ogni caso, dovrebbe essere stato un problema meccanico, di quelli che chiamano in causa la sicurezza dei veicoli in circolazione.
Da un bel po' vi cito i dubbi che vengono a vedere il caso di Carlo Massone, autotrasportatore mandato in rovina dai bidoni che ha acquistato negli anni Ottanta e che non avrebbero dovuto finire sui piazzali dei concessionari se le revisioni fossero state serie (sia sulla regolarità dei documenti sia sulle condizioni meccaniche che influenzano direttamente la sicurezza). Proprio l'altro giorno, Massone mi ha richiamato: voleva che tornassi sulla sua vicenda. Gli ho risposto che occorre dimostrare che i controlli si fanno ancora come all'epoca, perché di certo qualcosa è migliorato. Ma altri episodi – a partire da quello del tir impazzito ad agosto 2008 sull'autostrada A4 a Cessalto facendo otto morti, pare per un cedimento delle sospensioni – suggeriscono che proprio sicuri non possiamo ancora sentirci. Quando vedo episodi del genere li segnalo in questa sezione del blog. E purtroppo il materiale su cui scrivere c'è.