L'aeroporto di Bari in questi mesi somiglia più a un grande cantiere. I lavori impattano anche sulla viabilità e in questi giorni c'è un restringimento sul vialone di accesso. Qui di solito, nonostante la doppia carreggiata con due corsie per senso di marcia facciano sembrare ragionevoli gli stessi 50 all'ora di un normale viale cittadino, la segnaletica (completata da tanto di display dissuasore che ti dice a quanto stai andando) impone i 30 all'ora, almeno sulla metà viale più vicina all'aerostazione (sull'altra metà si è sempre capito poco, confesso che dovrei studiarmela a piedi, nonostante ci vada spesso). Il restringimento si trova subito dopo il cartello dei 30 all'ora ed è caratterizzato dalla consueta segnaletica di cantiere, che comprende anche il limite temporaneo di velocità.
Bene, sapete qual è il primo limite temporaneo che s'incontra? Un bel 50, che precede un 30 piazzato all'altezza del "cuore" del cantiere. Insomma, gli stessi responsabili del cantiere hanno ignorato che lì c'è già il 30 permanente e hanno cominciato a far rallentare la gente dai 50. Un esempio che la dice lunga sulla credibilità della segnaletica italiana non solo per gli utenti della strada ma anche per gli stessi addetti ai lavori.