Sono circa tre anni che girano comunicati sui controlli di velocità in corrispondenza dei cantieri. Io stesso li ho ripresi più volte e penso siano necessari. Non solo per tutelare la vita di chi in quei cantieri lavora, ma anche per arrivare a far alzare i limiti spesso ridicoli imposti in queste circostanze (per il solito discorso che se non ci sono controlli gli incidenti sono molti e i responsabili delle strade si lavano la coscienza piazzando segnali assurdi, anche nella speranza che se c'è scritto "40" la gente non superi gli 80 all'ora). Però adesso sta diventando una farsa: stiamo riempendo le strade di gabbiotti autovelox palesemente fasulli. Non ci vuole molto a capire che sono fasulli e quindi la gente non rallenterà. Una storia italiana fino al midollo.
Due esempi. Roma, Raccordo anulare, nell'unico tratto dove la terza corsia è ancora in costruzione, verso Selva Candida: in carreggiata esterna hanno messo un gabbiotto che è poggiato a terra in modo sbilenco, che di certo non consentirebbe ad alcun apparecchio di funzionare. Taranto, ponte Punta Penna (ufficialmente si chiama "Aldo Moro", credo, ma nessuno lo conosce con questo nome): qui il gabbiotto si trova addirittura in mezzo alle due carreggiate e girato, con i due fori destinato all'autovelox che guardano in senso parallelo alla carreggiata anziché trasversalmente come sarebbe necessario affinché questo apparecchio misuri la velocità.
Una storia italiana, dicevo. Sì, perché questi gabbiotti sono figli di scartoffie nelle quali nemmeno i diretti beneficiari credono. Infatti, i gabbiotti sono previsti da accordi tra sindacati dei lavoratori edili, ente proprietario della strada e Polizia stradale, lodevoli iniziative per diminuire gli incidenti sul lavoro dei quali tanto si parla negli ultimi anni. Sono gli stessi operai a posizionare i gabbiotti, una volta che li ricevono. Evidentemente li vivono solo come una cosa prevista dall'accordo: se credessero nella loro utilità (o se solo si chiedessero come fare affinché siano davvero utili), perderebbero un po' più di tempo e di energia per installarli in posizione credibile.