Corona, la Lamborghini e il foglio rosa

Il blogger Algor65 ha letto oggi dell’ennesima prodezza di Fabrizio Corona, beccato dai Carabinieri di Villanova d’Asti su una Lamborghini nonostante avesse solo il foglio rosa (a lui la patente dovrebbero averla già revocata a causa delle sue “intemperanze” precedenti) e fosse accompagnato non da un patentato “esperto” come prescrive il Codice in questi casi ma dalla sua fiamma di turno. Algor65 mi chiede di indagare su come sia possibile che uno come Corona si metta ancora alla guida di un’auto da 500 cavalli. In realtà, c’è poco da indagare: nessuna norma vieta di acquistare e intestarsi veicoli a chi non ha la patente. Un vincolo (alle intestazioni fittizie) stava per essere votato dal Parlamento l’estate scorsa nell’ambito di uno dei due Ddl per l’economia, ma la proposta è stata bocciata (si dice che non piacesse – tra gli altri – all’Aci).

In ogni caso, la vicenda di Corona (assieme a quelle di gente che ha causato incidenti mortali nonostante la patente gli fosse già stata tolta) dimostra che il problema è soprattutto quello di garantire che chi si dimostra indegno di guidare si tenga davvero lontano da volanti e manubri. Fino a quando i veicoli non si avvieranno solo grazie a un microchip personalizzato (che servirà pure da antifurto e da diario di bordo per sapere con certezza chi guidava al momento di un’infrazione), l’unica cosa che si può fare è mandare in strada quante più pattuglie si può. E contare sulla poca avvedutezza di gente come Corona, evidentemente capace di credere che si possa girare in Lamborghini senza attirare l’attenzione degli agenti.