Negli ultimi giorni a Milano si è scatenata una tempesta in un bicchier d'acqua. Da quanto si capisce dagli articoli di giornale che mi ha segnalato l'amico Francesco Matera, il vicesindaco Riccardo De Corato avrebbe interpretato l'ultima sentenza della Cassazione sugli ausiliari del traffico (Scarica Cds novembre 22676 II ausiliari sosta comunali, ne leggete anche su www.semaforoverde.it dell'amico Alberto Gardina) come una licenza di multare su tutto il territorio comunale e non solo in prossimità delle strische blu come aveva stabilito la stessa Cassazione la scorsa primavera (Scarica Cds 5621 marzo ausliari sosta CORTE DI CASSAZIONE CIVILE). Ma la contraddizione è solo apparente: la sentenza più recente riguarda solo i (pochi) ausiliari direttamente assunti dal Comune, mentre l'altra (peraltro più autorevole, perché emessa dalle Sezioni unite della Cassazione, convocate per dare una parola chiara su un tema molto dibattuto) riguarda quelli che dipendono dalle società di gestione dei parcheggi. A Milano operano non ausiliari comunali, ma dall'Atm, che è un'azienda comunale ma ha comunque status privatistico e quindi non c'è dubbio che si applichi la sentenza più restrittiva per i loro poteri. Lo ha ben chiarito il coordinatore dei giudici di pace milanesi, Vito Dattolico. E il vicesindaco ha perso un'occasione per stare zitto (sempreché le sue frasi riportate dai giornali siano vere, con la stampa che abbiamo non si sa mai).
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