La sanatoria delle multe/2 – Milano è proprio così diversa da Roma?

Quanto è giusto cancellare le sanzioni per i furbi? Quando si parla di sanatorie, il dibattito pubblico si concentra sempre su questo. Così è stato pure a "Cominciamo Bene", ieri mattina su Raitre, nel confronto tra gli assessori comunali al Bilancio di Roma (favorevole) e Milano (contrario). Dopo qualche scaramuccia iniziale, i due hanno "recuperato" (in fondo, sono entrambi del Pdl, si saranno resi conto che non potevano litigare) dandosi reciprocamente atto che le loro città sono in situazioni diverse: a Roma c'è un caos cresciuto in anni di incuria (quindi è impossibile uscirne senza una sanatoria), a Milano no. Premesso che, almeno in materia automobilistica (sulle altre non so nulla), non è affatto detto che chi non ha pagato qualcosa sia un furbetto o un evasore e quindi sono inaccettabili prese di posizioni solo ideologiche (che poi sono quelle spesso presenti sulla stampa, coma anche oggi ci riporta Paoblog http://paoblog.wordpress.com/2009/10/01/bollo-auto-non-pagato-multe-a-un-milanese-su-dieci/), avrei qualcosa da dire su entrambe le città.

L'atteggiamento dell'attuale Giunta di Roma è realistico e corretto: le sanatorie non sono mai solo una questione di equità, ma anche di impossibilità tecnica di venire fuori dal caos in altro modo. Piaccia o non piaccia. Ma occorre che se ne colga l'occasione per sistemare le cose, evitando così di creare i presupposti per ulteriori caos e sanatorie per il futuro. Questo rischia di non succedere a Roma. Infatti, due dei nodi sono la facilità con cui si multano forestieri che nella capitale vanno solo con i mezzi pubblici (quando ci vanno) e la mancanza di un collegamento Polizia municipale-giudici di pace per capire chi è riuscito a farsi annullare la multa e quindi non va perseguitato con la cartella esattoriale. Che io sappia, continuano ad arrivare multe a gente estranea: una decina d'anni fa, a Roma imposero ai vigili di segnare sulla minuta anche il modello di veicolo (per il Codice basta distinguere solo tra auto, moto, motorini e mezzi pesanti), ma poi sui verbali viene riportato il modello che nella banca dati della Motorizzazione risulta abbinato a quella targa e quindi eventuali incongruenze non sono immediatamente visibili al cittadino. Quanto al collegamento vigili-giudici, dopo un maxi-appalto andato male, ora pare che i computer in cancelleria ci siano, ma nessuno può essere certo che i cancellieri li usino (non hanno alcun obbligo specifico, anche se secondo me dovrebbe bastare il principio costituzionale del buon andamento della pubblica amministrazione) e quindi chissà come finirà…

Quanto a Milano, l'assessore dice che non hanno lo stesso caos di Roma. Vero, ma non del tutto: dall'inizio di questo decennio, hanno spinto molto sui controlli automatici, creando molto contenzioso e facendo dichiarare cose poco simpatiche al coordinatore dei giudici di pace. Anche perché non hanno gestito tutto alla perfezione. Per esempio, l'Ecopass ha una segnaletica criticabile (l'ho fatto anche su questo blog, verso fine 2008) e hanno tenuto le telecamere accese anche sulle corsie vietate che hanno dovuto aprire a tutti a causa di lavori in corso. Quindi, raffiche di multe a vanvera. Siamo sicuri che non ci volesse una sanatoria pure in questi casi?