Lo sapete, è un concetto cui sono molto affezionato: aumentare i controlli, prima o poi, porta a far diminuire le infrazioni, per cui chi punta solo a fare cassa si ritrova presto o tardi a dover rifare i conti. La novità di questo post sta nel fatto che stavolta non si parla dei contestatissimi rilevatori automatici (autovelox fissi o fotocamere messe sui semafori), ma dei controli antialcol: il bilancio estivo di Guido con prudenza fatto da Polizia stradale e Fondazione Ania (Scarica GUIDO CON PRUDENZA 2009 positivi -10%) vede una quota di guidatori trovati positivi ben inferiore al 10% che si solito caratterizzava questi controlli. La cosa mi sembra rilevante, perché quando ci si affida alla sola presenza di pattuglie la deterrenza è a rischio: la gente sa che la probabilità di incontrarne una è molto bassa, contrariamente a quella di incappare negli apparecchi automatici. Però può pure essere che tutto sia dovuto alle campagne di stampa, che hanno parlato di controlli in netto aumento, perlopiù senza puntualizzare che si resta comunque a livelli assoluti bassini e ci si concentra soprattutto sugli itinerari dei giovani che vanno a divertirsi.
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