A Scanzano il cantiere non c’è più, la segnaletica invece…

Una settimana fa, nei commenti all'ultimo post sulle strade, mi si faceva notare che me la prendo molto con l'Anas e lascio stare Province e Comuni. Bene, giusto domenica un incidente sull SS 106 Jonica (gestione Anas) mi ha fatto "apprezzare" qualche "amenità segnaletica" probabilmente da addebitare al Comune di Scanzano (sì, il paesino della costa metapontina diventato famoso nel 2003 perché designato come sito di stoccaggio delle scorie nucleari e si era strenuamente opposto). Dunque, vedendo la coda sulla superstrada, ho approfittato dello svincolo di Scanzano Sud per uscire, attraversare il paese e rientrare a Scanzano Nord. Un piccolo itinerario alternativo che conoscevo dai tempi in cui non c'era la superstrada e al semaforo di Scanzano si perdeva tanto tempo. Lo utilizzavo anche durante la costruzione della superstrada, quando in paese misero una bella segnaletica a indicare l'itinerario alternativo. Il problema è che quella segnaletica c'è ancora adesso che il cantiere non c'è più e la viabilità è cambiata, tanto che se segui i cartelli per Taranto ti ritrovi in direzione Reggio Calabria. Io non ci sono cascato solo perché conosco la zona e – contrariamente a non pochi patentati ultraventennali, so che i segnali bordati di giallo come quelli che ci sono lì si montano su cantieri (che lì non ci sono più). Gli altri…peggio per loro.

  • anonimo |

    Tutte considerazioni giuste: le imprese hanno comunque l’obbligo di garantire la pulizia del piano viabile nel caso di cantierizzazioni temporanee. Sarebbe più giusto che i funzionari addetti alla Direzione dei lavori impartiscano Ordini di servizio affinché ciò non accada o magari andando in cantiere più di una volta a settimana, magari prima di smantellare i segnali. Che ne dite? Trovo il vs. blog molto interessante. Mi occupo di segnaletica da qualche anno ed ho trovato per la prima volta un luogo dove parlarne. Ho visto il sito di assosegnaletica ma lì pubblicizzano solo gli elenchi delle imprese o si occupano di qualche vetrina di seminari che a nulla servono quanto a ricaduta sulla sicurezza complessiva degli utenti. Avete visto il sito dell’Anas? Sono pubblicizzate le nuove barriere di sicurezza concepite per i motociclisti. …mi verrebbe da dire: quelle di prima non lo erano? Vi lascio con questo interrogativo.
    [risponde Maurizio Caprino] Direttore dei lavori, chi era costui? Nel senso che, se davvero ispezionasse il cantiere tutte le volte che è necessario, probabilmente troverebbe tante di quelle cose che i lavori non finirebbero mai e i prezzi lieviterebbero oltremisura.
    Quanto ai guard-rail, sì, ne ho scritto molto nei mesi scorsi. Attendiamo gli esiti della sperimentazione che dovrebbe essere stata concessa in deroga.

  • ombrachecammina |

    Questo e’un classico esempio di diseducazione dell’utente, dove una sbadataggine sistemica (cioe’ applicata ed accettata un po’dappetutto) ha delle conseguenze molto piu’ gravi : si impara a ingnorare la segnaletica stradale. In troppi casi chi deve fare manutenzione alla segnaletica provvisoria trascura il fatto che se segnalo in cantiere e non c’e’ poi decido che i segnali sono nulli e vado avanti come mi pare i ncaso, vedro’ il da farsi. Controlloando i cantieri che per il fine settimana “rientrano”, l’abboandono della sengalitica e’una pratica assai diffusa e capita ti ritrovi con un limite a “10” con la carreggiata libera chiedendoti il perche’ di un limite “sparato” cosi’. Tanto piu’ che se qualche malevolo operatore di polizia volesse applicare la legge, quei limiti e quesi segnali sarebbero presenti e quindi validi (o mi sbaglio?).
    [risponde Maurizio Caprino] Tutto giusto e sacrosanta la prima parte (ormai nemmeno io guardo la segnaletica, tranne che per lavoro). Con una sola precisazione: a volte sui cantieri smantellati per il weekend resta brecciolino o comunque sporco sull’asfalto, per cui si rischia di farsi sparare pietruzze sul parabrezza da chi precede o di perdere aderenza.

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