Se non nascondi l’autovelox le multe crollano del 70%

Mi pare di avervi già raccontato che tra i produttori di apparecchi di controllo non tira una bella aria. Non solo per le indagini giudiziarie che continuano a riguardare il settore (e che forse oggi stanno ottenendo più eco che vent'anni fa, quando pure si facevano), ma anche per l'obbligo di mantenere visibili i misuratori di velocità con cui si opera: il numero di multe crolla e a lungo andare restano solo i costi, altro che far cassa. Così vi ho raccontato che c'è chi se ne frega e continua a occultare gli apparecchi. Sul Sole-24 Ore Sud di oggi, invece, racconto di una via di mezzo: tenersi visibili ma non troppo, in modo da poter sperare di reggere all'eventuale contenzioso. Ci si riuscirà? Decideranno i giudici. Attendiamo che arrivi un numero significativo di sentenze.

Altro dato interessante emerso mentre facevo l'articolo uscito oggi è come cambia il numero di multe mettendo bene in vista gli apparecchi: su superstrade veloci come quelle pugliesi si arriva a un drastico -70%. E come cambia la sicurezza? Non ci sono cifre precise. Così resto convinto che i risultati siano ottimi nei punti davvero pericolosi: la gente vede il controllo e rallenta come deve. Altrove, invece, la consapevolezza che "tanto l'autovelox lo vedo a distanza" può portare addirittura a un aumento della velocità. Che non sarà pericolosissimo, ma…

Tags:
  • ombrachecammina |

    trovo molto utili, in territori misti urbano/campagna (che pero’ regolarmente sono fuori dal paese perche’ solo la provincia scabrosa fa’ notizia) i cartelli con la misurazione luminosa della velocita’ (senza indicazione dei della sanzione in punti pero’) , che ti ricorda che stai correndo un po’ troppo …
    del resto la “zona a 50” sta’ diventando una piaga … esagero ?
    no, perche’ se guardate l’espansione delle citta’ che cosi’ tanto “fa’ bene” all’economia ed alla politica (perche’ poi i cittadini avranno tutti gli stessi problami ed esigenze appiattendo anche culturalmente … ), ebbene, questo ingrandimento dei centri ha come primo effetto, (burocraticemnte corretto, che , ovviamente, costruisco una zona vivibile, li’ ci sara’ automaticamente il limite 50. Giusto. Giusto ? Si’, e’ corretto, peccato che i permessi a costruire nei pressi di principali arterie di collegamento hanno fatto si’ che interi agglomerati rallentassero …
    giusto ? Giusto ! pero’ le industrie ed i servizi che si sono in mezzo alla “colonizzazione” pretendono ancora rifornimenti a 90. E’ un problema “anche” di urbanizzazione, di chi non si rende conto che senza infrastrutture addittive il suo bel paesino si tramutera’ in un eterno ingorgo popolato di autovelox (si spera inutili) …

  Post Precedente
Post Successivo