Seggiolini/1 – Per l’omologazione sono buoni tutti

Il concetto vale spesso, direi quasi sempre: il fatto che un prodotto sia omologato dice poco sulla sua sicurezza, perché i requisiti per ottenere l'omologazione – essendo fondamentalmente contrattati tra istituzioni e associazioni dei produttori – non potranno mai essere tali da falcidiare questi ultimi e quindi dovranno essere accessibili a tutti loro. In Europa come in Cina, anche se a livelli diversi.

In materia di seggiolini, ce lo conferma un autorevole commento giunto su un post che avevo scritto qualche tempo fa e che vi rilancio in questo post. Lo ha scritto Roberto Sapia, che ho conosciuto più di dieci anni fa all'Aci e anche allora lavorava in buona parte su questioni relative alla sicurezza. Vi raccomando di cliccare sul link riportato nel testo del suo commento: lì trovate la spiegazione di tutto, in particolare del fatto che i bimbi dovrebbero viaggiare contromarcia fino ai quattro anni ma ciò è di fatto impossibile perché praticamente gli unici seggiolini montabili in questo modo sono quelli per i più piccoli – fino a poco più di un anno -, credo perché la maggior parte delle auto non avrebbe abbastanza spazio per ospitare dispositivi più grandi, che quindi avrebbero poco mercato). Vi segnalo tra le altre cose che le famose classi di peso in base alle quali siamo tenuti a scegliere il seggiolino non corrispondono alle reali caratteristiche fisiche dei nostri bimbi, come sto riscontrando con mia figlia di meno di tre anni (anche se è tutt'altro che obesa, mentre il link fa riferimento proprio a questi bambini) e con qualche amico che mi interpella perché ha problemi analoghi.

Giustissimo quello che Lei scrive: c'è una carenza di educazione, nonostante i figli siano "piezz 'e core"; dell'idiosincrasia verso le cinture di sicurezza fanno le spese proprio i bambini. Ma è anche vero che, pure tra quelli che usano i seggiolini per i propri bambini, sono moltissimi (il 50% nei Paesi "mediterranei", secondo lo studio europeo CHILD) i casi in cui il seggiolino è acquistato/installato/usato in modo errato.
C'è una grossa carenza informativa, dato che l'informazione è solo nelle mani (per vie dirette o indirette…) dei produttori di seggiolini, che (in particolari quelli nazionali)la impiegano solo a fini autocelebrativi. Per esempio, nessuno sa che, nelle prove della tanto vantata "omologazione", quello che si misura è solo lo spostamento della testa del manichino, rispetto alla posizione iniziale, in un urto frontale a 50 km/h abbastanza "ammorbidito".
Per non parlare poi delle "classi di peso", che ormai non hanno più relazione con lo sviluppo antropometrico e biologico dei bambini (e dei loro tessuti e delle loro atricolazioni).
Ma anche i commercianti, a loro volta, hanno non poche responsabilità: vendono i seggiolini senza fornire un minimo di informazione, esattamente come se si trattasse di vendere … "due etti di ricotta".
Come SOCITRAS-Società Italiana di Traumatologia delle Strada, la casistica traumatologica dei bambini incidentati in auto ci è ormai ben nota e dei seggiolini (nel bene e nel male…) sappiamo ormai abbastanza.
Per questo, con il Presidente della SOCITRAS prof. Andrea Costanzo, ci siamo decisi a scrivere un volumetto informativo, ma anche rigorosamente scientifico, sulla protezione dei bambini in auto, "anche prima della nascita" (naturalmente, sull'uso della cintura per le donne in gravidanza).
Ne trova una sintesi in <a href="http://www.socitras.org/bambini_in_auto__il_libro.htm">http://www.socitras.org/bambini_in_auto__il_libro.htm</a> ; sulla base del libro abbiamo anche sviluppato una "sezione" del sito web.
Se è interessato, può chiederne una copia-saggio all'editore.
Noi, come associazione di medici traumatologi (e di altre specializzazioni), abbiamo cercato di dare il nostro contributo, sulla scia delle impostazioni adottate nei Paesi più avanzati con i quali abbiamo contatti, per far capire che i seggioli – scelti oculatamente, ben installati, usati in modo corretto – sono un "dispositivo salvavita" e non semplicemente una "poltroncina per auto" da comprare dove capita per "essere in regola".
Speriamo di riuscire a diffondere questo messaggio.
Cordiali saluti.
R. SAPIA