Questa dovrebbe essere la settimana decisiva: il Governo dovrebbe varare un decreto legge (l'ennesimo, come vi ho scritto una settimana fa) per inasprire il Codice della strada. D'altra parte, con l'esodo pasquale, la visibilità mediatica è garantita. Molto probabilmente, però, continueranno a "salvarsi" dalla confisca prevista per drogati e ubriachi "gravi" coloro che guidano veicoli non intestati a loro. L'attuale versione dell'articolo 186 del Codice della strada esclude la confisca in questi casi per non rovinare il proprietario inconsapevole di cosa sta combinando la persona cui ha affidato il proprio mezzo e questo è giusto. Ma, dalle notizie che ricevo, casi del genere non sono affatto pochi e allora una riflessione s'impone.
Probabilmente c'è gente che, quando va a divertirsi, si scambia le auto per evitare la confisca e su questo nulla si può fare: come si fa a dimostrare che sono in combutta? Ma c'è una categoria su cui si può incidere: gli utilizzatori di auto dell'azienda per cui lavorano o di mezzi che hanno acquisito in noleggio a lungo termine (che poi non di rado sono persone ricche). Sono persone che usano una vettura come se fosse di loro proprietà, ma per legge si salvano dalla confisca. Non gli si potrebbe togliere questa "immunità"? In fondo, in caso di confisca, l'azienda o il noleggiatore potrebbero rivalersi direttamente su di loro, rispettivamente con trattenute sullo stipendio o addebiti sulla carta di credito lasciata eventualmente a garanzia. Devo comunque essere onesto: non so se ci sarebbero controindicazioni a livello di costituzionalità di una norma del genere (non sono un fine giurista).