Sentite più parlare di riforma del Codice?

Ormai è passato un mese e mezzo e tutto tace. Verso fine gennaio il ministero delle Infrastrutture aveva finito le consultazioni con le “parti sociali” (ve ne riferii puntalmente negli ultimi quattro mesi), ma della delega che il Governo ha annunciato di voler chiedere al Parlamento per riformare il Codice della strada non c’è traccia. Nel frattempo, qualche passo avanti fanno le modifiche di iniziativa parlamentare (gli inasprimenti inseriti nel Dl milleproroghe sono addirittura già in vigore). E allora viene da pensare che il Parlamento abbia mandato segnali al Governo, rivendicando a sé la funzione legislativa. Insomma, su materie che riguardano un bel po’ di lobby com’è il caso di quelle stradali, gli onorevoli non posano l’osso e fanno saltare gli schemi teorici. Quindi, avere una maggioranza parlamentare schiacciante può non bastare.