Rischio incendio/2 – Finisce la farsa degli impianti a gas

Dal 13 febbraio, chi fa installare un impianto a gas sulla propria auto non è più "ostaggio" delle lentezze della Motorizzazione: può circolare anche in attesa del collaudo, a patto che vada a benzina e firmi una dichiarazione. Si è così chiusa una vicenda nata a suo tempo su importanti questioni di sicurezza e poi diventata un emblema del formalismo e dell'inefficienza della burocrazia italiana,


La circolare della Motorizzazione Prot. n. 14998/23.30 del 13 febbraio sovverte il principio storico secondo cui tra il montaggio dell'impianto e la visita e prova presso un suo ufficio provinciale è vietato circolare. Un divieto nato perché occorre verificare il corretto montaggio degli impianti, in modo da evitare i rischi di un'esplosione che, nel caso di un impianto a gas, avrebbe conseguenze molto gravi. Per questo, oltre a controllare i documenti e la corrispondenza dell'impianto montato ad essi, i tecnici della Motorizzazione eseguivano anche una prova di tenuta del sistema, per essere sicuri che non ci fossero fuoriuscite di gas.

Senonché, col tempo sono successe tre cose:

1. da quasi dieci anni, gli impianti sono diventati intrinsecamente più sicuri, perché c'è un regolamento internazionale (Ece-Onu 67/01) che si è dimostrato fatto bene;

2. i tempi per ottenere la visita e prova sono diventati in media di un mese (e in alcune città anche di tre);

3. la prova di tenuta non si fa più (alla Motorizzazione si accontentano dell'autocertificazione dell'installatore, se questi dichiara di aver effettuato lui il test).

Quindi, non c'era più motivo di tenere la gente ferma settimane. E infatti molti circolavano lo stesso, mettendosi a rischio di sanzioni qualora gli agenti avessero notato che era stato montato un impianto a gas. Ora questo assurdo non c'è più. Ma va notato che la Motorizzazione lo ha abolito semplicemente richiedendo una dichiarazione di responsabilità da parte del proprietario del veicolo, che si deve impegnare a non utilizzare nel frattempo l'impianto a gas, tenendo il serbatoio vuoto. Non sarebbe stato meglio, invece, imporre anche il distacco temporaneo della parte elettrica, per essere più sicuri che nessuno ceda alla tentazione di andare a gas anche prima del collaudo?