Volete raggiungere l’obiettivo Ue? Buttatevi sulle moto

La sensazione è ormai netta: andiamo verso un periodo in cui si farà sempre più attenzione alla sicurezza di moto e motorini. Non solo per la marea montante sui guard rail-ghigliottina (vi ho già dato notizia che il 26 aprile 2009 ci sarà una manifestazione nazionale di protesta), ma anche perché in Europa il rischio di morte per un motociclista è 30 volte superiore rispetto a quello di un automobilista, come si legge nel comunicato Aci riportato anche nella rassegna stampa settimanale sugli incidenti delle due ruote Download tom_monitoraggio_settimanale_incidenti_motociclisti_28_nov_05_dic.pdf . Questo spiega anche la strategia scelta dal Belgio: il 3 dicembre l’Etsc ci ha informato che qui il rischio è "solo" 20 volte superiore, ma è nell’area delle due ruote che si deve operare per raggiungere gli obiettivi di dimezzamento delle vittime della strada imposti dalla Ue.

Infatti, il Belgio è già uno dei Paesi che più è vicino a rispettare l’obiettivo e così si è dato un traguardo ancor più ambizioso per il 2005 (arrivare a 50 vittime nel 2015, contro le oltre mille attuali e le 750 previste per il 2010). Ma più si va avanti e più diventa difficile migliorare, per cui occorre trovare aree dove non si è ancora fatto molto e questo è il caso di moto e motorini, dove il numero di vittime è rimasto pressoché costante negli ultimi anni.

Curiosamente, però, in Belgio di guard rail-ghigliottina non si parla, nonostante il problema possa dirsi davvero avviato a soluzione solo in Spagna. Ll vicepresidente del Parlamento ex ex-ministro dei Trasporti balga ha invece posto l’accento sulla formazione dei conducenti. Vedremo i risultati.