Prendo spunto dal post di uno dei nostri amici blogger che ci racconta dei sorpassi sconsiderati che vede ogni giorno. Ve lo riporto di seguito. Io voglio solo far notare che sulle statali del Nord come quella che percorre il blogger il sorpasso non solo è pericoloso, ma neanche rende: subito dopo troverete sempre un altro veicolo lento o un semaforo. Quindi alla fine arrivate esattamente nello stesso minuto, l’unica differenza è che invece di stare dietro l’uno vi ritroverete dietro un altro. Ma, soprattutto, voglio ricordarvi il modo più sicuro per cavarsela in un sorpasso troppo azzardato: non incaponirsi ad accelerare, ma sollevare il piede e rientrare. Infatti, mentre voi rallentate il veicolo che state sorpassando molto probabilmente proseguirà la sua marcia alla stessa velocità e quindi ripasserà davanti a voi in pochi istanti. Certamente meno di quelli che vi servirebbero a completare il sorpasso.
Buongiorno a tutti,
la mattina esco di casa alle 6.10 e sulla Statale che mi porta a Milano vedo comportamenti veramente assurdi e pericolosi, che sfociano normalmente nell’accoppiata "alta velocità & sorpassi azzardati"; in genere la fortuna aiuta gli incauti che pensano di poter transitare sulla loro corsia senza in richio di incontrare certi imbecilli, ma tre o quattro volte al mese mi trovo ad incrociare i resti di un incidente, spesso con esiti disastrosi, spero solo per le vetture coinvolta.
Al di là della pericolosità insita nei sorpassi azzardati, c’è da dire che nella maggior parte del percorso il sorpasso è vietato; le ragioni sono molteplici, si va dal fatto che vi siano incroci come attraversamenti pedonali, e non ultimo vi sono parecchie strade laterali che sbucano sulla Statale ed ovviamente risulta assai difficile per chi deve "uscire" e svoltare nella direzione opposta, come capita a me. Anche se qualche gentile automobilista si ferma per farmi passare, devo sempre pensarci su perchè c’è sempre il cretino che arriva in sorpasso, in velocità (ci mancherebbe, non neghiamoci niente). In questa categoria, mi spiace per l’amico Fabrizio, rientrano anche i motociclisti, nonostante il rischio di danni fisici sia ancor più elevato.
Fatta questa premessa, qualche mattina fa, dopo l’ennesimo sorpasso idiota ed incidente sfiorato, mi sono trovato a pensare a che cosa pensasse l’automobilista di turno, poco prima di fare un sorpasso azzardato. Il sorpasso sbagliato capita a tutti, vuoi per aver sottovalutato la distanza come la velocità, ma in questi casi spesso subentra l’intelligenza a spingerci a rientrare senza fare danni. Ma quando uno esce, spesso senza neanche segnalare, invade l’altra corsia, senza aver verificato la presenza di altri veicoli o peggio ancora ignorando il fatto che vi siano, a che cosa penserà? E’ mai possibile che uno non si faccia un ragionamento circa la pericolosità del gesto che sta per compiere? Ed il bello è che ogni mattina vedo sempre le stesse auto, ormai le riconosco da lontano, fare le stesse manovre, sempre azzardate, giorno dopo giorno, incuranti dei rischi e dei "lampeggi & insulti" che ricevono.
Tra le riflessioni sopra citate e le parole che vi sto scrivendo, cade a fagiolo una visita di mio nipote 20enne, patentato da quasi 2 anni e finalmente in possesso della "sua" prima auto; senza che lo stimolassi in tal senso, mi dice che "sai che ho notato che più fa buio e più le persone fanno manovre da deficienti in auto? E’ da non credere cosa vedo la sera tardi (post discoteca) o la mattina prestissimo (va a caccia, esce alle 4 del mattino)."
Fortunatamente seppur abbia la vitalità e l’esuberanza tipica del 20enne, in auto si dimostra attento e prudente, il che un poco mi rassicura. Così come il fatto che si interessi alle mia perseveranza circa la sicurezza stradale.
Ma molti suoi amici, nonostante patenti ritirate (per velocità), nonostante punti persi, macchine spesso troppo potenti e distrutte dopo pochi mesi, nonostante tutto ciò, si ubriacano e guidano. Senza contare tutti i racconti dell’altra nipote 28enne, autista volontaria di ambulanze nel 118. Ed allora se non servono le sanzioni, se non servono i funerali, le nostre parole, come possiamo pensare ad un cambiamento positivo?
Ovviamente nonostante il tono sconsolato in chiusura, io non mi arrendo e continuerò ad essere un rompiscatole.