Sono passati quasi 15 mesi da quando il decreto Bianchi s’è inventato anche il divieto di guida notturna: a chi supera i limiti di velocità per più di 40 km/h e fino a 60 km/h, in aggiunta alle sanzioni precedenti (multa, sospensione patente e decurtazione punti). Una recente nota della Polstrada di Bologna, pubblicata su un sito specialistico, mi ha fatto ricordare che:
– nessuno ha rimediato alla svista contenuta nel decreto, che non vieta la guida notturna a chi i limiti li supera di oltre 60 km/h (!);
– i vigili urbani continuano a non poter consultare lo Sdi, banca dati interforze in cui sono annotati i provvedimenti a carico dei cittadini, comprese le sanzioni sulla patente.
Quindi, dopo il periodo di sospensione, riavrete la patente, ma vi sarà ancora vietato guidare dalle 22 alle 7. Se vi ferma un corpo di polizia statale, potete solo sperare che gli agenti non abbiano voglia, tempo o sospetti per chiamare la centrale e farsi controllare la vostra posizione nello Sdi; se invece vi fermano i vigili urbani, l’avete fatta franca (salvo che chiedano ai colleghi poliziotti una visura Sdi).