Arrivano le auto che leggono i segnali. Ma in quale film?

In quella vetrina di comunicati stampa che ormai sono i giornali e i periodici (anche quelli specializzati), fanno capolino sempre più le notizie su nuovi modelli di auto che sarebbero in grado di leggere i segnali e in particolare i limiti di velocità. Si omette di dire che congegni del genere sono quasi sempre costosi optional, che probabilmente faranno flop fino a quando non costeranno meno (è già successo per l’Abs, per esempio, e ci sono voluti quasi trent’anni per farlo diventare diffuso). Ma soprattutto nessuno si chiede che cosa mai potranno leggere questi congegni in un’Italia dove i segnali sono spesso rovinati, pasticciati o nascosti dalla vegetazione (a proposito: a Roma sulla Via del Mare hanno persino dovuto spegnere il Tutor piuttosto che potare i rami che occupavano il campo visivo delle sue telecamere…).