Comincia un altro weekend con traffico da bollino rosso e la liturgia dei comunicati stampa prevede tra gli annunci la consueta mobilitazione delle forze dell’ordine sulle strade. Sarà vero? Come fa ad essere vero, se siamo in un Paese in cui si sa che gli agenti sono pochi? Tanto più che ci andranno anche loro, in ferie…
E invece no: effettivamente in alcune giornate di questo periodo si riesce a schierare molte pattuglie, anche se a scapito di altri servizi e di altre giornate. Ecco come si fa.
Innanzitutto, va considerato che le forze dell’ordine scaglionano le ferie da giugno a settembre. Per questo, una caserma può organizzarsi anche in modo da avere tutti in servizio in particolari giornate come possono essere quelle di esodo e controesodo. Ma questo poi può comportare problemi di scopertura nei giorni normali, quando comunque le ferie vanno fatte.
Inoltre, si ricorre alla flessibilità: per esempio, le Questure possono assegnare (in gergo tecnico si dice "aggregare") loro agenti ai reparti della Stradale più vicini, anche se poi sorgono problemi di integrazione perché spesso gli aggregati non hanno il necessario addestramento e finiscono col non aiutare gli "stradalini" con cui escono di pattuglia (anzi, complicano loro il lavoro).
Altro esempio di flessibilità sono le aggregazioni in località particolarmente "calde", dove c’è anche la necessità di "fare bella figura". Così capita che da Roma chiedano su tutto il territorio nazionale la disponibilità di agenti e auto da spostare in posti tipo Rimini, il Garda e il litorale laziale. In questo caso, la contropartita è che alcuni reparti di altre zone restano quasi scoperti.
Insomma, la coperta è sempre corta e si cerca di farla bastare tirandola dove serve di più.