L’ho scritto un anno fa, ma l’altro giorno sulla tangenziale ne ho visto la conferma in un incidente mancato per un soffio. Ve lo racconto, così il concetto diventa più chiaro. E’ il concetto secondo cui anche un’infrazione apparentemente innocua e comunque tolleratissima nella prassi può portare a un incidente, perché si somma a un’altra commessa da un altro conducente che magari pensa la stessa cosa.
Seguivo sulla corsia di destra due auto lente, quasi attaccate l’una all’altra. A un certo punto, la seconda è uscita in sorpasso, ma cercando di invadere il meno possibile la corsia di centro, probabilmente perché il conducente era consapevole di tenere un’andatura tale da intralciare il traffico (la cui media supera sensibilmente il limite di 90 all’ora). Così stava passando raso raso alla prima auto, che proprio in quel momento perdeva per un attimo la traiettoria rettilinea: la conducente stava telefonando col cellulare in mano. Per fortuna non si sono toccati e la cosa è finita con i due che s’insultavano a vicenda. Probabilmente ognuno è rimasto convinto delle proprie ragioni, senza capire la lezione. Lo ripeto: penso che ciò si debba soprattutto alla mancata consapevolezza che le regole sono noiose e rispettarle tutte sembra superfluo, ma a volta anche la più stupida di esse può salvare la vita.