“Tanto capita agli altri”. E sullo scuolabus morirono sette bambini

Vi siete mai chiesti perché gli aerei pronti al decollo vengono fermati quando ce n’è un altro che atterrerà sulla stessa pista, anche se si trova ancora lontano? Fatevelo spiegare dall’autista dello scuolabus travolto da un treno ieri in Francia: stando a quanto riferiscono le cronache, l’autista avrebbe attraversato un passaggio a livello mentre le sbarre si stavano abbassando. Proprio come facciamo un po’ tutti, violando la nota regola che vieta l’attraversamento sin dall’accensione del rosso, cioè da prima ancora che le sbarre inizino a muoversi. Solo che ieri così facendo quell’autista ha fatto morire sette bambini.

Perché le regole, in tutti i mezzi di trasporto, sono fissate con un margine di sicurezza in più: non si sa mai che cosa può accadere. Nel caso degli aerei, si preferisce non autorizzare il decollo perché, se il velivolo che deve partire dovesse guastarsi mentre è in pista, obbligherebbe chi sta atterrando a risalire improvvisamente con una manovra pericolosa. Nel caso dei treni, ci si deve fermare già al rosso del passaggio a livello perché non c’è mai la certezza di quanto tempo passerà prima che il treno arrivi effettivamente (qualche sensore può anche guastarsi o il casellante, se c’è, potrebbe essersi distratto). E via così, con uno schema valido per qualsiasi mezzo di trasporto. Di terra, d’aria o d’acqua.

Certo, è rarissimo che qualcosa vada storto e questo è il motivo per il quale siamo ancora vivi nonostante le nostre imprudenze. Ma non possiamo mai sapere quando sarà la prossima volta che accadrà qualcosa. Quindi non possiamo mai escludere che succeda proprio a noi. Non per essere menagramo, per una questione di cultura della sicurezza.