Le luci di Malpensa non fanno audience ma accecano i guidatori

Lungi da me entrare in una questione politicamente ed economicamente delicata come quella di Malpensa, che attira l’attenzione e il tifo (pro o contro) di tutti. Ma una cosa su Malpensa voglio scriverla anch’io. Perché non esistono solo la politica e l’economia, ma c’è anche la tecnica. Senza la quale ciò che piace a politici ed economisti si rivela irrealizzabile o raffazzonato. No, non mi avventuro a dire che lo scalo milanese è inadeguato a smaltire il traffico di un hub perché le piste sarebbero troppo vicine l’una con l’altra per poter essere usate in assoluta contemporaneità, perché le piste di rullaggio sono complicate o perché nell’area ci sono già troppe aerovie che interferiscono con quelle di atterraggio e decollo da Malpensa: lascio ai tecnici del settore dire se sono critiche fondate o affermazioni tendenziose di chi rema contro. Io voglio parlare semplicemente di luci.

Sì, le luci che illuminano la parte del piazzale aeromobili su cui dà il lato A del Terminal 1. Se siete andati almeno una volta in auto a Malpensa con buio, vi sarete accorti che accecano chi sta guidando verso l’aerostazione. E lo accecano proprio in un punto critico: lo svincolo dove bisogna fare più attenzione, perché ha molte corsie ed è quello che smista il traffico della maxi-rotonda dello scalo tra zona arrivi, zona partenze e zona cargo. Possibile che non se ne siano accorti i progettisti dell’aeroporto e della strada? Possibile che non se ne sia accorto l’ente proprietario della strada? E i vigili urbani che passano di lì tutte le volte che prendono servizio al Terminal per punire i divieti di sosta? E, se qualcuno se n’è accorto, possibile che non si sia riusciti a trovare un rimedio? In un posto che aspira a raccogliere buona parte del traffico aereo italiano? In una città che si vanta di scienza e tecnologia, tutta rivolta verso l’Expo?
In attesa che qualcuno risponda, chiedo di segnalarmi eventuali incidenti che accadano con il buio su quella rotonda.