Ombre e luci quando il comunicatore veste la divisa

Un mese fa sono passato dalla Fiera del Levante, a Bari. C’era una manifestazione dedicata ai bambini, con attrazioni e stand di aziende che vendono prodotti loro destinati, tra cui i seggiolini per trasportarli in auto in modo sicuro. Non mancava lo stand della Polizia stradale, dove però era possibile vedere solo filmati “istituzionali” tratti da una trasmissione tv e peraltro incomprensibili a causa del frastuono circostante. Un’occasione perduta: si sarebbero potuti far vedere semplici filmati di crash-test dove si vede la differenza vitale che il seggiolino è capace di fare. Ci avrei aggiunto qualche spot estero, mirato a far capire che può capitare a chiunque e non solo “agli altri”. Il tutto senza alcun bisogno di audio. Nemmeno gli altri espositori hanno aiutato: tra i seggiolini in mostra, solo uno aveva gli attacchi Isofix. Insomma, nessuno li chiede e nessuno li propone. Non stupisce che poi i genitori per strada spesso non rispettino nemmeno l’obbligo di usare un seggiolino qualsiasi, come ha documentato sulla tv locale Telenorba un bel servizio di Guglielmina Logroscino (www.ilgraffio.tv, lo trovate nella puntata del 17 dicembre).
Comunque, sempre un mese fa, la Stradale si è riscattata a livello di comunicazione. Era su Canale 5 a proposito di alcol.

Era proprio il giorno in cui si festeggiava il 60° anniversario della Stradale. L’argomento era ad alto rischio di ripetere i soliti luoghi comuni che parlano di giovani ubriachi alla guida e per questo fanno credere alla maggioranza dei guidatori (che giovani non sono e bevono una bottiglietta di birra o due bicchieri di vino) di essere immuni dal fenomeno. Ma in quell’intervista Piero Caramelli, un primo dirigente della Stradale che lavora alla direzione centrale del servizio, ha spiegato chiaramente che per essere beccati a commettere guida in stato di ebbrezza (che è un reato sempre) possono bastare anche le dosi che bevono normalmente anche le persone che si ritengono assennate. Tanto più in periodi di festa come questo di fine anno. I lettori di questo blog lo sanno già, ma è difficile che questa verità sia allargata alla platea dei telespettatori di una primaria emittente nazionale…