La protezione dei pedoni può attendere

A prima vista, uno dei risultati deludenti dell’ultima tornata di crash-test Euro Ncap è quello della Honda Civic, che nella protezione degli occupanti adulti si ferma a “sole” quattro stelle nonostante alcune modifiche fatte da costruttore per puntare alla quinta stella (che è ormai lo standard per moltissimi nuovi modelli). Ma la Civic, come tutte le Honda più recenti, è più avanti rispetto alla concorrenza nella prova di “investimento pedone”: prende tre stelle, contro le due dei modelli più quotati in fatto di protezione di chi è a bordo. Compresa la nuova superstar dei crash-test, la nuova Renault Laguna (si veda il post precedente).
Insomma, si conferma il fatto che per i pedoni c’è ancora molto da fare, nonostante molti nuovi modelli siano già stati studiati con un’attenzione specifica. Un’attenzione che li ha portati a essere più lunghi di quelli precedenti pur non offrendo spazio in più, proprio perchè i centimetri supplementari sono andati tutti nella zona del cofano motore per rendere meno gravi gli impatti dei pedoni con questa parte del veicolo. Dunque, ingombri e consumi sono aumentati, l’abitabilità è rimasta invariata e i benefici per i pedoni sono stati pochi. Un modello-esempio di tutto questo è l’Alfa 159: 20 centimetri e molti chili in più rispetto alla 156 e una sola stella nella prova d’investimento di un pedone (per fortuna, almeno, ha preso cinque stelle in protezione degli occupanti, mentre la 156 non fu nemmeno testata, chissa perché…).
Tra le eccezioni, oltre alle Honda, la Grande Punto: tre stelle in urto pedone anche per lei.