Rettifico: per il blocco dei tir è allarme rosso. E per i bollettini sul traffico è una Caporetto

Qualche ora fa, vi invitavo a una maggiore attenzione sulle autostrade a causa del blocco degli autotrasportatori, ma in fondo vi tranquillizzavo perché la situazione doveva essere controllata dalle forze di polizia. E invece no: ho fatto un breve giro attorno a Bari (da dove passa l’itinerario internazionale per Balcani e Turchia, quindi non un paesino di periferia), dove sono in questo momento, e mi sono accorto che:
– i blocchi non riguardano solo le autostrade;
– sia le pattuglie sia le informazioni sono del tutto insufficienti. Con buona pace dei bollettini radio del servizio pubblico (in pratica, si occupano solo delle autostrade) e dei pannelli a messaggio variabile installati di recente.
Insomma, l’ennesima Caporetto del sistema italiano di infomobilità.
Quindi, ci si trova di fronte a code improvvise e ad automobilisti che tentano la retromarcia in piena tangenziale vicino agli svincoli o sulle rampe di questi ultimi (cosa ancor più pericolosa, perché non di rado manca la visibilità e non c’è spazio per evitare gli sconsiderati).

Da quanto ho visto e capito, le poche pattuglie a disposizione devono restare esattamente nei punti dove i camionisti bloccano i colleghi: devono sorvegliare che non ci siano violenze dei manifestanti sui passanti e viceversa  o, al limite, per fare multe ai manifestanti, come ha chiesto il Garante (ma ci provi lui a fare verbali in situazioni del genere). Ma così non si riesce a tenere una pattuglia prima dell’inizio della coda per segnalare il problema a chi sopraggiunge ed evitare che tanti sconsiderati facciano retromarcia. Dovrebbe andare meglio sulle autostrade che hanno un servizio di ausiliari della viabilità garantito dalle rispettive società di gestione, che possono sostituire le pattuglie.
Una mano dovrebbero darla i pannelli a messaggio variabile. Ma, almeno nell’area barese, fanno un pessimo servizio:
– alle 11,30 uno annunciava “rallentamenti per manifestazioni” quando ormai da tempo era già tutto bloccato;
– alle 14 ho trovato spento quello posto poco prima del blocco (eppure sono pannelli nuovissimi, installati da pochi mesi per rimpiazzare quelli messi per Italia ’90, che funzionarono solo pochi mesi);
– alle 19,30 ne ho trovato un altro che annunciava “rallentamenti per manifestazioni” quando invece i blocchi erano stati rimossi da circa un’ora.
Fortuna che a Bari il traffico fuori città raramente va in tilt (tranne il sabato mattina d’estate)…
Anche per questa disabitudine alle code extraurbane, molti signori automobilisti facevano i furbi passando sulla corsia di emergenza (in caso di ingorgo, ciò è consentito solo a chi deve uscire allo svincolo successivo, se quest’ultimo di trova a meno di 500 metri) e se molti altri se ne stavano nel bel mezzo della corsia più a destra dimenticando che il buonsenso e il Codice prescrivono di mettersi il più vicino possibile alla striscia di sinistra, per lasciare quanto più spazio possibile ai mezzi di soccorso. Il risultato si è visto quando un’autobotte dei Vigili del fuoco ci ha messo bei minuti per liberarsi di tutti i furbi che trovava sulla corsia di emergenza e degli ignoranti (o distratti) che stavano in corsia di marcia ma attaccati alla striscia di margine destra. Appena dietro l’autobotte, una colonna di furboni che sfruttava la scia.
Per fortuna, nessun incidente. Ma che vergogna! Per tutti: guidatori e gestori della viabilità.