Le vittime dell’etilometro e il decreto Bianchi

L’altro ieri, in Piemonte, un automobilista si è suicidato subito dopo aver essersi visto ritirare la patente per guida in stoto di ebbrezza: forse temeva di perdere il lavoro, per la lunga sospensione della licenza di guida che lo attendeva, con la conseguente impossibilità di svolgere la sue mansioni.
Una settimana fa, in Calabria, un altro automobilista è morto in un’uscita di strada: pare cercasse di sfuggire a una pattuglia del Carabinieri che gli aveva da poco ritirato la patente sempre per colpa dell’alcol e quindi sarebbe stata in grado di accertare la guida con patente sospesa (che tra l’altro comporta la revoca del documento).
Tragedie inevitabili? La prima forse sì. Ma la seconda probabilmente no: sarebbe bastato sequestrare il veicolo per eliminare o limitare la possibilità che il multato si mettesse alla guida dopo aver subìto la sospensione della patente. Il problema è che, col decreto Bianchi, non si è capito se occorre procedere al sequestro. Nelle prossime righe, vi spiega tutto meglio Alberto Gardina, comandante della Polizia locale di Rho (Milano) e collaboratore del Sole-24 Ore.

Le cronache del 26 novembre  raccontano delle ennesimo vittima della strada: sembrerebbe una delle tante vittime dell’ imprudenza in un fine come un altro
Sabato  scorso Torano Castello  (Cosenza ) : i carabinieri  fermano un auto
Al volante un uomo,  le cronache ci dicono era   senza patente
Gli agenti controllano: verificano e denunciano il conducente
Poi, immagino si chiedono che fare del veicolo
Il decreto legge Bianchi, entrato in vigore lo scorso 3 agosto, dicono abbia reso più severe le sanzioni
Dicono…
Ma prima in questi casi si sapeva cosa fare: si fermava il veicolo e lo si faceva ricoverare in a depositeria.  
Ora questa parte della norma è stata cancellata o meglio resa non applicabile su strada
Nessuna norma   impone più di fermare immediatamente il veicolo condotto da chi guida ubricaco, sotto effetto di droghe o senza patente
Il sequestro penale del veicolo non è infatti un misura facilmente adottabile, dato che deve essere eseguito da un ufficiale 
Poi costa troppo tenere  veicoli in depositeria: così ci spiegano 
L’ auto riparte affidata a persona a bordo della stessa ma con patente
Come prevedibile, dopo pochi metri, la persona sprovvista di patente torna alla sua guida.
Ma all’improvviso si imbatte nella stessa pattuglia dei carabinieri che poco prima lo aveva fermato e sanzionato in quanto sprovvisto di patente; cerca di evitarli e facendolo esce di strada e muore
Nel nostro paese si gioca spesso con le norme
E’ un gioco  praticato dal legislatore ed interpreti
Si prende una norma e la  si viviseziona ma raramente la si scrive in modo chiaro e comprensibile a tutti
Eppure sembra che il Parlamento sia zeppo d avvocati e magistrati 
Ma le norme sembrano scritte da principianti del diritto
Il decreto Bianchi entrato in vigore o lo scorso agosto se da un lato ha inasprito ( così dicono ma non ne sarei troppo convinto) le sanzioni a carico di chi guida sotto effetto di alcol e droghe, dall’altro ha lasciato dei buchi normativi enormi
Uno di questi riguarda le  misure da adottare da parte degli organi di polizia stradale nei confronti di del veicolo condotto  da persone ebbre,  sotto effetto di droghe, o senza patente .
Nessuna norma  impone il fermo, a differenza di prima
Nessuna il sequestro
Tutto è lasciato ala discrezionalità
Cos’ il Ministero dell’interno ha cercato di mettere pezze indicando nella misura del sequestro preventivo lo strumento da  adottare,., salvo poi fare parziale retromarcia: così è iniziato il  gioco degli interpreti
Il legislatore avrebbe dovuto scrivere un norma semplice, come avviene in tutti i paese civili del mondo.”il veicolo della persona in stato di ebbrezza o senza patente o sotto effetto di droghe comunque deve essere sottratto dalla disponibilità del conducente” e fermato almeno per dieci giorni
Invece non è così
Vale per la guida in stato di ebbrezza come per quella senza patente
Cos’ si continuerà a giocare a sbizzarrirsi su commi e commini
E le persona continueranno a morire assurdamente
Chi pagherà per la loro morte

  • mark |

    a dimenticavo l alcool fa anche vittime a piedi perche aumenta l aggressivita quanti sono morti vittime di aggressione da ubriachi di piu di quelli per droga,attendo risposte intelligenti
    [risponde Maurizio Caprino] E infatti fino a vent’anni fa degli effetti negativi dell’alcol le cronache si occupavano prevalentemente in caso di rissa, non d’incidente stradale. Poi sono arrivate le stragi del sabato sera, l’etilometro, i test obbligatori per i conducenti coinvolti in incidenti e il baricentro della cronaca si è spostato sulla strada.
    L’unico rimedio vero è far capire a tutti quanti quali sono i rischi reali e infrangere la barriere del “tanto capita solo agli altri”. Ma, siccome l’ignoranza e i problemi psicologici sono diffusi (sempre uomini siamo), si prova con le sanzioni. Che probabilmente sono meglio del non fare nulla.

  • mark |

    ma cari i miei signori se l alcool alla guida e penale e visto che porta a dipendenza come la droga ,non capisco perche non lo trattano come la droga vietandolo la vendita piu semplice di cosi come mai nella mia ignoranza non riesco a capire questo,attendo risposte chiare e intelligenti,cordiali saluti
    [risponde Maurizio Caprino] Prima di tutto, il divieto assoluto di vendita porterebbe alla rinascita del contrabbando, creando un mercato nero come quello della droga (e d’altra parte ci sono già severi limiti notturni alla vendita di alcol in aree di servizio e locali pubblici, ma i risultati sono sotto gli occhi di tutti). Tendenzialmente non voglio etichettarmi come antiproibizionista (soprattutto se parliamo di alcol e sicurezza sulla strada), ma dobbiamo guardare in faccia la realtà: i divieti servono a poco.
    Inoltre, va detto che le sostanze psicotrope sono presenti non solo in droghe e alcol. E il criterio del “può dare dipendenza” si può applicare a un campo smisurato: anche il semplice cibo può dare dipendenza. E allora che si fa?

  • Endi |

    io volevo solo dire che dare la colpa sempre all’alcool é errato, é sempre la persona umana che si mette nei guai e in condizioni di sbagliare con un atteggiamento irresponsabile.
    Le fatalità esistono eccome… sono numerosi gli episodi che sembrano usciti da un film holliwodiano…
    Potete fare tutte le leggi che volete ma ci saranno sempre delle persone irresponsabili o in uno stato emotivo/personale indisposto che si ubriacheranno o drogheranno e faranno il disastro…
    L’unica soluzione sarebbe punire il trasgressore prima che commetta il fattaccio come nel film di fantascienza “minority report” con tom cruise…
    Cmq dovremmo mettere degli alcool test attendibili in tutti i locali/discoteche e anche qualcuno pubblico messo in areee precise in modo di dare la possibilità alla gente che magari é al limite del livello di cautelarsi e stare tranquillo,
    io la sera che m’hanno beccato ero consapevole che se mi avrebbero fermato mi avrebbero trovato, ho girato per 1 ora e mezza per il paese a piedi facendo movimento e bevendo molta acqua, mi sentivo bene e pensavo cmq di essere dentro i limiti e invece non lo ero. Se avessi avuto un etilometro a portata ce ne sarei rimasto anche 3/4 di ore in giro.
    Cmq non é un problema solo di alcool, i ragazzi d’oggi fanno sempre più uso di droghe che mischiate a un poco di alcool o fumo creano un mix micidiale.
    [risponde Maurizio Caprino] Infatti la colpa non è sempre dell’alcol, ma va chiarito che l’alcol può causare disastri anche quando un guidatore non è ubriaco fradicio e ha la sensazione di sentirsi perfettamente normale: se il limite era di 0,8 dall’88, poi è stato abbassato a 0,5 nel 2002 e prima o poi si finirà per portarlo a 0,2, vuol dire che si sono fatti degli studi. Anche perché i limiti sono analoghi in tutta Europa. Certo, poi gli stessi effetti dell’alcol a 0,5 possono provocarli la droga o anche la semplice stanchezza (ho scritto più volte che gli italiani si accorgono del colpo di sonno quando è troppo tardi, anche questo è stato dimostrato con uno studio promosso dalla Stradale); ma questo vuol dire solo che oltre all’alcol dobbiamo combattere anche droga, stanchezza e quant’altro, non che dobbiamo allentare la stretta sull’alcol.
    Quanto agli etilometri pubblici a disposizione per valutare le proprie condizioni prima che ci si metta alla guida, il decreto Bianchi oltre un anno fa aveva imposto ai gestori dei locali di attrezzarsi per consentire al loro clienti di fare gli alcol test. Poi chi controlla che si siano davvero attrezzati? E perché l’obbligo non è stato imposto anche a bar e ristoranti? In ogni caso, questi problemi possono essere risolti scegliendo di non bere del tutto quando si sa di dover poi guidare: anche una goccia di alcol un suo effetto anche minimo lo fa e, combinato alla stanchezza, può contribuire a un incidente. Personalmente io faccio così (anche se ammetto che non bevo quasi mai nemmeno a casa e quindi l’astinenza quando guido non mi costa nulla).

  • Endi |

    a me é successo che me l’hanno ritirata con 0.90 visibilmente sobrio e dopo l’agete ha autorizzato il mio amico che aveva 1.12 e visibilmente ubriaco di guidare la macchina per tornare a casa
    l’agente ha adirittura soffiato al posto del mio amico per fargli passare il test…
    io dico che ci sono casi e casi, le pene sono troppo severe, la gente che ne paga le conseguenze é sempre quella per bene che in un’occasione particolare(matrimoni, addio al celibato ecc) si ritrovano senza patente, salassati e umiliati con la targhetta in fronte “ubriaco ammazzabambini”…
    ai livelli bassi l’etilometro non può definire con sicurezza il livello sobrio/ubriaco in quanto é soggettivo per ognuno.
    Per colpa dei soliti deficienti che si schiantano a 200km/h o che ammazzano i bambini ne paga tutta la comunità
    il problema non é l’acool ma quello che c’é nella testa di chi beve l’alcool
    poi vabbhe a volte sono fatalità… e li nn ci puoi fare niente… sfuggirà sempre un pirla pieno di alcool che va a velocità alte e che irrimediabilemnte ucciderà se stesso o un povero innocente, ma non per questo posiiamo blindare tutto…
    a questo punto levateci le macchine, e andiamo tutti in giro a cavallo
    [risponde Maurizio Caprino] Se un agente ha fatto questo, è sacrosanto che passi i guai. Ma di qui a negare la validità di tutto un sistema ce ne corre. Anche perché raccontare ai parenti di una vittima che l’investitore stava solo tornando da un addio al celibato è assolutamente ininfluente: di fronte a un morto ammazzato da uno che non è in condizione di guidare e a una famiglia che così viene segnata per tutta la vita, non ci sono motivazioni che tengano. E non si parli di fatalità: gli effetti dell’alcol sulla percezione della strada e sui comportamenti di guida ci sono anche in chi appare e si sente perfettamente sobrio.

  • Mat73 |

    Ne racconto una su come vengono pensate e attuate le tanto invocate “leggi da giro di vite” e su come, in alcuni casi (puntualizzo, solo in alcuni casi),integerrimi tutori della pubblica sicurezza si riscoprono ad ogni stretta normativa sempre più potenti.
    L’estate scorsa il mio scooter, assieme a chi sa quanti altri nel pieno della stagione estiva, è stato posto in fermo amministrativo: ho dovuto pagare 256€ solo per prelevarlo dal deposito obbligatorio(30gg)per poi vederlo marcire in garage chissà ancora per quanto tempo. Infatti, in attesa di essere definitivamente confiscato, non può circolare, non può essere venduto nè demolito,in pratica non ne ho il possesso: in teoria devo però pagare alla Regione la relativa tassa(bollo).
    A chi giova tutto ciò? Perchè non confiscarlo all’atto della violazione e basta? Ad occhio direi che, con l’uomo giusto in strada, per le officine autorizzate ai depositi e per chi le autorizza, può diventare proprio un gran bel business. Così è probabile che le insistenti voci sull’operato del solerte tutore dell’ordine, poco noto nella repressione dei reati contro la pubblica sicurezza in generale ma tristemente famoso in città per l’accanimento verso le violazioni al CdS (in particolare nei confronti dei motoveicoli quasi sempre passibili di sequestro) siano più che concrete. Sopratutto se ci si abitua a vederlo ben vestito girare in audi A6 Avant e cenare in ristoranti di livello. Con lo stipendio da statale? Quindi Signori, se non comprendete la logica esclusivamente sanzionatoria con cui vengono concepite le norme destinate alla cosidetta “sicurezza stradale”, provate a porvi una semplice domanda….a chi giova?
    [risponde Maurizio Caprino] Distinguiamo le cose tra il bollo e tutto il resto.
    L’obbligo di pagare il bollo su un mezzo di cui si è persa la disponibilità a causa di un provvedimento della Pubblica amministrazione non sussiste, per cui si può tranquillamente non pagare. Ma spesso gli uffici competenti non sanno del provvedimento o non se ne accorgono, per cui si rischia di ricevere un addebito e di perdere tempo per dimostrare che è infondato. Per evitare tutto ciò e ristabilire un principio di civiltà nei rapporti cittadino-Pa, si può provare a inviare all’ufficio Tributi della Regione una copia del provvedimento, diffidandoli dal richiedere il pagamento e minacciando una richiesta di risarcimento danni.
    Quanto al business dei sequestri di veicoli, siamo di fronte a un fatto storicamente accertato. Se non ricorso male, anche le indagini dei primissimi anni 90 sull’infiltrazione della mafia a Milano presero le mosse da qualche irregolarità nell’autoparco di via Salomone. Successivamente si cercò di moralizzare il settore (nel frattempo esploso nei bilanci delle Prefetture sotto forma di debiti per custodie arretrate non pagate) con un censimento elettronico dei veicoli in depositeria e anche sui progetti per quest’ultimo si scatenarono vari appetiti. Negli ultimi anni si è cercato di risolvere il problema con norme molto contestate dai titolari dei depositi (che in pratica sono obbligati ad acquistare i veicoli che restano presso di loro!).

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