Sul rinnovato sito del Sole-24 Ore che apre oggi, potete vedere la foto di una Ferrari beccata dal Tutor mentre sfreccia a 270 all’ora sull’autostrada A4 vicino a Bergamo. Una prestazione da primato, visto che era un tardo pomeriggio di settembre e quindi doveva esserci anche un bel traffico. “Caspita – direte – con questi controlli automatici non sfugge più nessuno”. E invece no. Negli uffici della Polizia stradale delle zone più sviluppate d’Italia si sta facendo strada la convinzione opposta: i controlli automatici spingono a correre di più.
Succede per i ricchi, che in quelle zone abbondano: è vero che al controllo automatico è difficile sfuggire, ma è altrettanto vero che i trasgressori se la possono cavare pagando al massimo 750 euro (un’inezia, per certa gente) e senza perdere punti né farsi sospendere la patente.
Infatti, quando sono in atto controlli automatici vuol dire che non ci sono in giro pattuglie pronte a fermare immediatamente il trasgressore identificandolo. A quel punto, la multa c’è, ma arriva comodamente a casa assieme a un cortese invito a indicare le generalità del conducente e all’avvertenza che – se non si provvede – scatta un’ulteriore multa di 250 euro. Che si aggiungono ai 500 previsto per il caso peggiore di eccesso di velocità (quello di oltre 60 chilometri orari) e fanno – appunto – 750.
Una conferma di questo ragionamento viene dal fatto che vengono accertate infrazioni molto gravi anche ora che – col decreto Bianchi – i misuratori di velocità devono essere tenuti in bella vista e non nascosti. Certo, ci sarà sempre qualcuno che non li vede, magari perché non ha ancora trovato un medico capace di giudicarlo inidoneo al rinnovo della patente o perché ha bevuto o si è drogato. Ma tra i poliziotti prevale la convinzione che ci sia soprattutto chi l’autovelox lo vede, ma non si dà nemmeno la pena di rallentare perché tanto per lui 750 euro non sono nulla.
Ma queste persone corono un rischio: che qualche centinaio di metri dopo ci sia una pattuglia piazzata apposta per fermarli. Certo, è raro, perchè gli organici della Stradale non permettono grandi cose e il traffico spesso elevato sconsiglia i posti di blocco per evitare il rischio di code e incidenti. Ma può pur sempre succedere e in quel caso sono dolori.
Può succedere anche con il Tutor: quando è spento, nulla vieta di fare controlli tradizionali con il fermo immediato.