Si sa, le compagnie assicurative non hanno mai digerito il decreto Bersani-bis sulle liberalizzazioni. Ma probabilmente stavolta hanno ragione: un punto qualificante del decreto può andare a favore dei pirati della strada. Il riferimento è alla possibilità di assicurare un veicolo che si aggiunge in una famiglia nella stessa classe di merito più favorevoli in cui si trovi uno degli altri mezzi familiari. Nel mondo assicurativo, come al solito senza clamori, si sta facendo notare che questo trattamento va applicato anche a chi compra un’auto perché la sua è sotto fermo amministrativo a seguito di infrazioni gravi come l’inversione di marcia in autostrada e il rifiuto di sottoporsi ai test antialcol.
Nel caso di questi ultimi, il problema è stato creato ad agosto dal decreto Bianchi, che ha depenalizzato il rifiuto rendendolo “alla portata” di chi (e non sono pochi) ha abbastanza soldi per pagare 2.500-3.000 euro di multa (secondo i casi). E questo lo avevamo già fatto notare negli ultimi due mesi nella sezione “Alcol e droga” di questo blog. Ora gli assicuratori aggiungono un ulteriore elemento che fa pensare a una norma a favore dei ricchi, che ovviamente possono anche comprare un’auto da utilizzare al posto di quella sottoposta a fermo per 180 giorni come prevede il decreto.