Cinque chilometri di strada, quattro autovelox fissi, 145 multe al giorno e un incasso di 850mila euro, non male per un Comune non grande ma che ha la “fortuna” di essere attraversato da una strada importante come l’Aurelia. Ma soprattutto – stando alle statistiche della Polizia municipale riportate sabato scorso da “Il Messaggero”, il 90% di incidenti in meno. Questo è il bilancio dell’estate a Ladispoli, vicino a Roma.
Come al solito, sulle cifre ci si divide: c’è sempre chi colpevolizza la velocità e chi la difende dicendo che i problemi sono altri. In questo caso, probabilmente hanno ragione i primi: stiamo parlando di un tratto a carreggiata unica, pieno di incroci a raso, percorso anche da ciclisti e tranquillamente evitabile da chi vuole andare forte perché lì l’Aurelia è affiancata dall’autostrada A12. Peraltro, anche nei momenti in cui il traffico rende possibili velocità superiori, correre è inutile perché poi ci sono anche semafori e quindi tempo non se ne guadagna.
Dunque, ecco un caso nel quale limitare la velocità serve davvero. Non sarà certo l’unico, ma ciò – lo ribadisco ancora una volta – non vuol dire che tutti i limiti siano giustificati. Anche in questo stesso tratto: sarà interessante capire che cosa succederà quando sarà finita la stagione estiva e quindi il traffico calerà. Di solito, le caratteristiche di percorrenza di una strada “balneare” cambiano radicalmente dall’estate all’inverno, ma i limiti di velocità restano quelli…