“Si, sono drogato. Ma non potete punirmi”

Nel post precedente, Ezio Bassani fa notare che i drogati possono sottrarsi alle sanzioni previste per guida sotto l’effetto di stupefacenti: spesso l’accertamento avviene con gli esami del sangue, che però dimostrano solo la presenza di droga nell’organismo e non anche l’influenza che essa ha sulla guida. Infatti, gli effetti degli stupefacenti durano meno rispetto alla permanenza nel sangue delle sostanze proibite. Quindi, durante il processo si può sempre argomentare che ci si era drogati qualche giorno prima di mettersi alla guida e quindi si stava viaggiando in buone condizioni psico-fisiche. Un altro motivo per ritenere che il giro di vite introdotto dal decreto Bianchi sia per molti aspetti solo virtuale.
Va però aggiunto che non sempre è possibile cavarsela: a volte le analisi del sangue sono precedute da un test non invasivo su strada, che sembra dia la possibilità di distinguere tra gli effetti della droga e la sua semplice presenza nell’organismo. Almano così dichiarano i venditori del Cozart Rapiscan, il sistema più utilizzato per effettuare questi test mediante prelievi di campioni di saliva. Il vero problema è che, dati i costi (si veda il post del 16 agosto sul Ferragosto del ministro Amato), i Cozart presenti in Italia sono ancora pochi. E anche quelli che ci sono spesso vengono fermati per l’esaurimento dei costosi kit di prelievo usa e getta.

  • Riccardo |

    all’estero funziona diversamente:
    non vieni fermato da un posto di blocco ditro l’angolo di un ristorante ma prima devi commesso un infrazione al codice della strada. questa si chiama repressione, non sicurezza

  • mario |

    Spero che tu venga fermato dopo un bicchiere di vino al ristorante, cosi’ potrai verificare come ti tratta lo stato italiano.
    [risponde Maurizio Caprino] Perché, all’estero funziona diversamente?

  • Giovanni Fontana |

    Lancio una provocazione.
    Perché, tramite questo stesso blog valutiamo quante persone sarebbero favorevoli a far passare una legge con la quale si imponga di dotare ogni servizio o comando di polizia stradale (in senso lato, quindi, polizia municipale, Stazione Carabinieri, Commissariato, ecc.) di almeno un etilometro e sistemi di rilevamento sul posto di sostanze stupefacenti? Magari, se i risultati sono significativi, potrebbero essere presentati al Ministro Bianchi affinché a fronte di un decreto d’urgenza che impone di accertare per via strumentale lo stato di ebbezza, si possano realmente applicare quelle pene che oggi sembrano solo un mero spot elettorale. Se, come autorevole dottrina afferma, è venuto meno il dato sintomatologico, è inutile prevedere pene esemplari non applicabili in concreto per la mancanza dello strumento di verifica.

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