Ormai è un tormentone: dopo ogni weekend all’ingegna dei morti sulle strade a causa dell’alcol, si riparla di inasprire le sanzioni introducendo la confisca del veicolo. Come ho dimostrato nel post di ieri in questa stessa sezione (“Alcol e droga”), di tutto c’è bisogno tranne che di inasprire le sanzioni. Qui aggiungo che la confisca rischia di ottenere l’effetto opposto a quello desiderato: richiede una tale quantità di scartoffie da sottrarre altre forze ai già deboli controlli su strada. E costa molto: già da anni lo Stato ha il serio problema di non riuscire a vendere i veicoli sequestrati, che restano a marcire nei piazzali degli operatori che danno il servizio di deposito giudiziario e per questo vantano crediti plurimiliardari nei confronti delle Prefetture. La questione si trascina da decenni e ha visto fallire molte soluzioni sia organizzative sia normative. Con la confisca per chi guida in stato di ebbrezza, le cose non potrebbero che peggiorare: buona parte di queste infrazioni viene accertata a seguito d’incidente, quando il veicolo è già un rottame. Provate a venderlo così…
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