Scrivere di quanto noi italiani siamo indisciplinati al volante è molto difficile: si rischia sempre di apparire bacchettoni. Infatti, l’anarchia che vige sulle nostre strade è sotto gli occhi di tutti, ma spesso si finisce per ripetere luoghi comuni lasciando il lettore nel dubbio: possibile che all’estero guidino meglio, visto che poi non si muore solo sulle strade italiane? Il problema è che non esistono statistiche comparative che diano sostanza al discorso. Così, anche sforzandosi, ci si deve limitare alla descrizione di ciò che si vede e a immaginare come un agente sia disarmato di fronte a 100 infrazioni commesse ogni minuto sotto i suoi occhi (si veda il post del 30 giugno nella sezione "Furbate").
Tra qualche giorno, però, avremo in mano qualche elemento in più. Due giovani baresi, Vincenzo Colacicco e Stefano De Palma, stanno girando mezza Europa per osservare i comportamenti dei guidatori. Grazie alla disponibilità della locale concessionaria Ford che ha fornito loro un’auto specificamente attrezzata, sono partiti il 18 luglio da Bari, hanno raggiunto la meta che si erano prefissi (Capo Nord, in Norvegia) e ora stanno tornando verso sud. Le prime notizie che hanno fornito via e-mail e cellulare confermano che basta varcare la frontiera italiana per poter guidare molto più rilassati, senza il rischio di essere "aggrediti" dai conducenti circostanti. Questo anche senza arrivare nella semideserta Scandinavia: succede anche in Germania e in altri Stati dove il traffico è intenso come da noi. Nelle prossime settimane lo dimostreremo con i numeri che riassumeranno le rilevazioni di Vincenzo e Stefano.