Sul Sole-24 Ore di lunedì scorso, ho completato una “miniserie” di due articoli che tolgono quasi tutte le speranze a chi è stato multato per essere passato col rosso e insinua che gli apparecchi di rilevamento siano inaffidabili o che i semafori siano stati “taroccati”. La verità è che quasi sempre chi riceve la multa è davvero passato col rosso. Rosso pieno, intendo: nella maggior parte dei casi, i rilevatori entrano in funzione solo un secondo dopo che sul semaforo si è accesa la luce rossa e quindi sono tolleranti. E allora siamo in mezzo ai pirati della strada che violano anche le regole fondamentali come il fermarsi col rosso? No: forze dell’ordine e fabbricanti di rilevatori concordano nel dire che il maggior numero d’infrazioni si concentra negli istanti successivi all’accensione della luce rossa.
Ciò probabilmente si spiega col fatto che decidiamo di passare col giallo ma calcoliamo male i tempi. Quindi, semplicemente ci siamo abituati a considerare il giallo come un segnale che ci consente di passare sempre e comunque. Tanto, se poi un vigile ci avesse fermato, avremmo intavolato una discussione o addirittura una trattativa. Da quando si sono diffusi i rilevatori automatici, non c’è più margine, a parte quel secondo di ritardo nell’attivazione: si viene puniti e basta. Ed è giusto così: come ogni autoscuola insegna da sempre a tutti i suoi allievi (almeno su questo non si può tirare in ballo la scarsa qualità dell’insegnamento), è obbligatorio fermarsi anche col giallo, salvo che non ci sia lo spazio per arrestarsi in condizioni di sicurezza. Traducendo in termini più diretti, ogniqualvolta scatta il giallo dobbiamo frenare appena lo vediamo accendersi; possiamo evitare di farlo solo se siamo già molto vicini alla striscia d’arresto. State tranquilli che seguendo queste indicazioni non sarete mai multati. Certo, finché non lo avranno capito tutti rischierete di essere tamponati. Ma prima o poi tutti si renderanno conto che ci sono i controlli e finalmente si adegueranno. Lo dimostra il fatto che in tutte le località in cui sono stati installati i rilevatori automatici, dopo un iniziale boom di multe, i guidatori che sanno dei controlli si sono adeguati,facendo calare il numero di verbali.