Lunedì sulla prima pagina del Sole-24 Ore troverete la notizia che sulla corsia di sorpasso delle autostrade italiane passano quasi ben oltre il limite dei 130 orari. Anche quando c’è traffico (ovviamente non tanto intenso da provocare code), tanto che chiunque abbia percorso un’autostrada italiana ha visto auto che procedono anche a 180 e più senza nemmeno un minimo di distanza di sicurezza. Qui aggiungo l’aspetto più incredibile della notizia: nonostante questi pericolosissimi “trenini”, ad Autostrade per l’Italia risulta che in queste condizioni gli incidenti mortali sono relativamente pochi rispetto a quelli che accadono di notte, quando le carreggiate sono sgombre.
Una cosa incredibile, tanto che nessuno ha ancora trovato una spiegazione definitiva. Le ipotesi più probabili sono due:
1. di notte si guida stanchi e quindi i riflessi rallentano;
2. nonostante i progressi dei fari moderni, col buio il campo visivo è molto ridotto e quindi non consente di percepire i pericoli.
Quindi, ci sono tutte le condizioni per rallentare e invece si accelera perché la strada è libera.
Ovviamente ciò non è un invito a correre di giorno: se i maxitamponamenti gravi finora sono pochi nonostante i “trenini” di auto a 180 all’ora, i “macchinisti” devono ritenersi miracolati.