Contromano per 80 chilometri – Poche pattuglie e sistemi d’allarme inutili

Incredibile. Non c'è altra parola per definire la scorribanda del giovane dominicano che la scorsa notte ha percorso contromano 80 chilometri in autostrada, tra la A7 (da Genova Bolzaneto) e l'A12 (a Brugnato, verso La Spezia). Non si può dire che l'allarme sia scattato in ritardo. Eppure quella Honda Civic rossa è andata avanti lo stesso per tutto quel tratto, perché chi la guidava era molto determinato e perché la Polizia stradale aveva poche pattuglie.

Infatti, per ben due volte sono stati predisposti blocchi della carreggiata, ma con sole due volanti. Troppo poco per indurre lo sventurato a fermarsi: parliamo di una persona con problemi psichici conclamati (si dovrà vedere perché aveva la patente ancora in tasca), che probabilmente per quello non si è fatta problemi nell'urtare le vetture della Polizia.

Pattuglia

Così è stato necessario fare un terzo posto di blocco, rinforzato da mezzi pesanti. Solo davanti a quella barriera quel guidatore si è fermato.

Da quanto si evince dal comunicato della Polizia, sull'A12 si è riusciti a mobilitare appena tre pattuglie. Anche considerando gli equipaggi intervenuti per bloccare nel frattempo l'autostrada, non sembra certo uno schieramento da telefilm americano. A dimostrazione del fatto che sulla strada si può usare tutta la tecnologia del mondo per fare controli automatici, ma il trasporto è ancora un'attività maledettamente fisica, che richiede ancora un impiego adeguato di esseri umani in carne ed ossa.

Tra l'altro, in questo caso la tecnologia è stata inutile: il primo allarme lo ha dato una pattuglia che ha incrociato la Civic sull'A7 e, anche se i gestori autostradali avessero installato sistemi che segnalano l'errore al conducente contromano, il dominicano li avrebbe probabilmente ignorati (visto che ha ignorato anche due posti di blocco).

  • andrea |

    – le macchine vengono fornite dalle soc. autostradali che, prevedibilmente, scaricano i costi sui pedaggi e sulle royalties per vendita gasolio ecc nelle aree di servizio;
    – quindi, nell’interesse degli utenti, sarebbe meglio “fermare” gli inglesi che viaggiano a sinistra con le strisce chiodate, non con le ALFA 159 SW… -:)
    [risponde Maurizio Caprino] Per fortuna, poche auto di servizio hanno un valore infinitesimali rispetto al monte-pedaggi.

  • andrea |

    – concordo con Maurizio Caprino, con traffico autostradale già fermato , sparare contro che “forza” il blocco NON rientra tra i casi consentiti di “uso legittimo delle armi” (art. 53 c.p.);
    – piuttosto c’è da chiedersi perchè le pattuglie non siano dotate di “strisce chiodate” da collocare sulla carreggiata, in modo da fermare il tipo senza mettere a rischio le (scarse e costose) ALFA 159 SW della Polstrada…
    [risponde Maurizio Caprino] La 159 che si vede nella foto (così come le altre auto sacrificate, immagino) è fornita – come da convenzione – dal concessionario autostradale (notate il logo “Salt” sulla fiancata), per cui verrà rimpiazzata rapidamente e non a spese dell’erario.

  • Maurizio Caprino |

    Semplice: al primo posto c’è la salvaguardia della vita umana. E, quando occorre scegliere se salvare una a scapito di un’altra, si dà la priorità ai terzi incolpevoli, come i passanti. In questo caso, non c’era da scegliere: l’autostrada era già stata bloccata e gli agenti non restano mica nelle auto messe di traverso. Dunque, non si doveva sparare.

  • Giuliano |

    Quando ha forzato il blocco a Sestri Lev , dovevano fermarlo sparandogli.

  • ilprincipebrutto |

    Perche’ non si e’ sparato al veicolo dopo che ha forzato il primo posto di blocco? C’e’ un regolamento che proibisce agli agenti di proteggere la propria incolumita’ in caso di aggressione manifesta (e andare di proposito contro un posto di blocco mi pare che lo sia senza dubbio)?
    Caro Maurizio, puo’ chiarire quali sono le consegne che le forze dell’ordine hanno in questi casi?
    Perche’ e’ andato tutto bene, ma uno autista che agisce in quel modo avrebbe potuto facilmente ammazzare qualcuno.
    .
    sicuri si dvienta, Ride Safe.

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