Forse il bubbone della discutibile attendibilità dell’etilometro sta per scoppiare: dopo anni, processi penali, pubblicazioni scientifiche e test in cui è stato dimostrato che dà risultati diversi rispetto alla prova più idonea (l’analisi del sangue) ma stranamente nulla di davvero rilevante si è mosso a livello politico e mediatico, scende in campo Report con tutto il suo potenziale. Le telecamere della trasmissione di Raitre erano una settimana fa a Castelfranco Veneto (Treviso), dove il perito Giorgio Marcon ha organizzato un altro dei suoi test per dimostrare l’inaffidabilità dello strumento.
Si apprende dalla stampa locale che stavolta è risultata positiva al test una persona che aveva solo inspirato vapori d’alcol per due-tre minuti, mentre non sarebbe stato beccato un uomo che aveva bevuto addirittura un litro e mezzo di un vino di 12 gradi. Cose già viste varie volte in Veneto. Ma che effetto faranno quando balzeranno all’attenzione di tutta Italia narrate da Report?
Auguriamoci che non si alzi un polverone di quelli che poi non aiutano a capire né a migliorare le cose. Auguriamoci che uno scienziato autorevole spieghi perché le rilevazioni fatte sull’aria espirata possono divergere anche sensibilmente da quelle condotte analizzando il sangue. E auguriamoci che non si faccia confusione con l’altro problema degli etilometri che ogni tanto emerge: le lentezze nelle loro revisioni periodiche, che al massimo portano ogni tanto più di un apparecchio a restare inutilizzato in attesa della “taratura” periodica.