Una perizia boccia l’etilometro. E stavolta è seria

Tanto tuonò che piovve. Da almeno due anni si parla dell'inaffidabilità degli alcol-test con etilometro e ora sembra probabile l'assoluzione per un automobilista che era stato trovato ubriaco alla guida. Per la verità, non sarebbe la prima sentenza di questo tipo. Ma sembra che stavolta possa essere la più seria: invece che ispirarsi a teorie pur scientifiche ma basate su test a campione eseguiti in realtà distanti rispetto al caso concreto portato in giudizio, il Tribunale di Genova dovrà giudicare un imputato sottoposto a test specifici all'Università di Pavia. Qui è stato dimostrato che quella persona (non altri) ha effettivamente un tasso alcolemico che varia secondo che sia misurato con l'etilometro o con la più affidabile analisi del sangue. Su altre persone, infatti, i risultati dei test potrebbero essere coincidenti. Visto che le sentenze riguardano casi singoli, serietà vuole che la discrepanza venga dimostrata proprio volta per volta.

Il punto fondamentale delle critiche all'etilometro sta nel fatto che l'apparecchio desuma la quantità di alcol nel sangue (che è quella che influenza le capacità di guida e quindi è il parametro utilizzato dal legislatore per far accertare la violazione e scattare le sanzioni) da quella che misura nel fiato e lo fa moltiplicando il risultato misurato nell'aria espirata per un numero costante (fattore di conversione). Quel numero, invece, non è uguale per tutti i soggetti: su qualcuno potrebbe essere appropriato o quasi, su qualcun altro potrebbe essere totalmente sballato. Inoltre, come ha dimostrato la perizia dell'Università di Pavia, lo scostamento varia secondo le condizioni (distanza di tempo dalla bevuta, stomaco pieno o digiuno) in cui viene effettuato il test. Ecco perché la cosa va dimostrata concretamente caso per caso. Ciò peraltro consente di non gettare del tutto a mare l'etilometro, cosa che creerebbe grossi problemi passati (come la mettiamo con chi è stato ingiustamente condannato? e scrivo "condannato" perché la guida in stato di ebbrezza è perlopiù un reato penale, ricordiamolo) e futuri (le analisi del sangue fanno perdere tempo, quindi si potrebbero fare meno controlli, proprio ora che si sta cercando di incrementarli il più possibile).

Qui però si apre un grosso problema: non è possibile disporre perizie così dettagliate per ogni infrazione rilevata con etilometro. Basti pensare che ci si è dovuti spostare da Genova a Pavia e che l'interessato aveva una forte motivazione a dimostrare la propria innocenza, visto che altrimenti gli avrebbero confiscato un'Audi RS5 (prezzo di listino compreso tra i 62mila e gli 81mila euro).

Difficile pensare a un iter analogo sempre, anche quando la posta in gioco è più bassa. A quel punto, diventerebbe più conveniente abolire i test con l'etilometro e far andare direttamente tutti in ospedale a fare il prelievo del sangue (cosa che oggi si fa soprattutto quando gli interessati vengono ricoverati a seguito di incidente).

  • gennarino |

    Ma si è giunti a sentenza? nel caso è possibile conoscere il numero della stessa?
    [risponde Maurizio Caprino] Mi spiace, ma non ho poi trovato alcuna notizia sul seguito della vicenda. Se ne trovassi in futuro, scriverei un post apposito.

  • Luciano |

    Per cortesia sarebbe possibile avere la perizia tra test etilometro – esame del sangue. Sono stato fermato e verbalizzato per guida in stato di ebbrezza 0,52 g/l tra le altre cose sono un pensionato con invalidita’ ed affetto da diabete mellito 2 da 15 anni.Quanto puo’ essere affidabile
    l’alcoltest ? . Grazie
    [risponde Maurizio Caprino] Non posso divulgarla: è materiale di proprietà di chi lo ha commissionato. Per farlo contattare, l’unica possibilità è rivolgersi all’Università di Pavia, professori Paolo Danesino e Angelo Groppi.

  • simone |

    ma si lo abolissero!così finisce questo schifo creato appositamente per fare cassa con la scusa di salvare vite.

  • Mauro |

    Quoto il commento di Cds!!! Bravo! io sono stato beccato di recente, il carabiniere che mi ha fermato usciva ad dietro il carrattrezzi che sostava a dx della carreggiata occultando l’agente che apparendo all’improvviso in strada con la paletta alzata h afatto si che i miei riflessi obbedissero al breve spazio di frenata. Inoltre la mia capacità di dialogo e di rispetto sono state osservate, ma che nn si dia adito a pensare che uno debba essere per forza un agnellino nei confronti delle forze dell’ordine, purché sia vigente l’educazione. cmq, le leggi son quelle e chi le trasgredisce sa in cosa può incappare, solamente affidarsi all’etilometro e basta, mi sembra di ridurre il tutto a una condizione di automa, il mondo dei robot (mitico un film sullargomento che riporta questo titolo), poiché io ero a due passi da casa, poiché sulla strada incriminata non v’era ombra di traffico e perché ho spiegato all’agente i motivi personali che aggraveranno la mia posizione privandomi della patente. Quindi un po’ di tatto e valutazione nn prettamente analitica credo sia da usare dai tutori dell’ordine, un po’ come i maestri delle scuole che sono sottoposti a seguire corsi alternativi di educazione, oltre quelli strettamente inerenti lo studio delle materie scolastiche.

  • Giuseppe D'Alvano |

    Vorrei sapere qualcosa sull’interferenza che esiste tra il diabete mellito ,insulino dipendente e l’accertamento tramite etilometro ,subito se possibile (anche sentenze o perizie)
    [risponde Maurizio Caprino] Nella documentazione che ho io non risultano legami con tale patologia. Si fa solo riferimento alla temperatura dei polmoni, a ciò che avviene pure nelle vie aeree e al modo in cui si soffia nell’apparecchio.

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