Ormai ce li troviamo pure infilati sotto il tergicristallo, come le multe per divieto di sosta. Sono i messaggi pubblicitari di piccole e grandi associazioni di difesa dei consumatori-cittadini-automobilisti, che promettono di tirarci sempre fuori dai guai per multe, bolli, cartelle esattoriali e chi più ne ha più ne metta. Ma, come vi farà notare nelle prossime righe Alberto Gardina (comandante della Polizia locale di Rho e collaboratore del Sole-24 Ore), non di rado i ricorsi presentati da queste associazioni sono persi in partenza. E chi le paga le spese legali della causa? Indovinate un po’…
Sia chiaro: ogni ricorso ha esito incerto e tutti i messaggi pubblicitari un minimo di esagerazione devono pur contenerla. Ma non è simpatico quando a essere “discutibili” sono i messaggi di chi dovrebbe difenderci dai soprusi altrui. A meno che non cominciamo a pensare che almeno talvolta queste associazioni agiscono solo per dare lavoro agli avvocati che le compongono o fanno loro da consulenti. E che magari questi legali entrano in contatto con le associazioni non per spirito consumeristico, ma semplicemente per evitare di restare senza lavoro (si sa, in Italia abbiamo davvero tanti avvocati e per loro il settore dell’auto – tra incidenti, assicurazioni, multe e bolli – mi sembra da anni un buon ammortizzatore sociale).
Beninteso: anch’io nel mio lavoro faccio spesso il difensore dei consumatori, ho a che fare con le associazioni e ne riconosco l’utilità. Ma, proprio perché conosco l’ambiente, dico che le persone serie ci sono, ma di certo non vi abbondano.
Vi lascio ad Alberto Gardina.
Taratura degli autovelox: non è necessaria
Contestazioni immediata delle infrazioni: necessaria solo in pochi casi
Taratura dei fotored : non necessaria
Sindacabilità nel merito del posizionamento degli autovelox da parte di giudici di pace: non è possibile
Firma autografa del vigile sui verbali del codice della strada: no necessaria
Sono ormai costanti le pronunce della Suprema Corte di cassazione, anche negli ultimi mesi, che smentiscono i giudici di pace su questi temi.
Eppure su siti delle associazioni di difesa dei consumatori, o presunte tali, nonché sui siti dei loro legali campeggiano titoli a caratteri cubitali che proclamano vittorie su tutti i fronti su questi temi, Peccato si citino solo quelle davanti ai giudici di pace e si tacciano su quelle “ vere “ della cassazione
Come se si dessero i risultati di una partita dopo il prima tempo spacciandoli per finali e come se si parlasse dei rendimenti di azioni dopo un anno tacendo di quelli successivi, magari negativi, tanto per restare in tema
Pubblicità ingannevole da parte di chi dovrebbe tutelare i consumatori?
Il sospetto sorge spontaneo
Infatti le cause si pagano soprattutto se si perdono e peggio ancora se l’amministrazione pubblica, (Prefettura , Comuni;: Ministero dell’Interno) decide di resistere alle sentenze dei giudici di pace arrivando fino alla Cassazione, quasi sempre vincendole.
Ma chi informa i cittadini automobilisti “munti” prima dalla multe poi da legali ed associazioni che omettono di raccontare tutta la vicenda delle multe elevate con autovelox dall’inizio alla fine?
Come è possibile difendersi dalla pubblicità ingannevole delle associazioni dei consumatori forse intente a cercare clienti più che a fare forse i loro interessi ?
Che fare allora ?
Concretamente credo la cosa migliore sarebbe smontare il mito che vuole il ricorso ad una violazione amministrativa redatto per forza di cose da un avvocato.
Forse meglio documentarsi anche sui siti gratuiti (si veda http://www.semaforoverde.it, o http://www.asaps.it, ) ricchi di giurisprudenza di prontuari e casi pratici e scaricando la modulistica dai siti gratuiti delle stesse associazioni di consumatori.
Poi concludere il tutto rivolgendosi ad un “comunissimo vigile, ovviamente preparato, oppure ad un agente di polizia stradale, spesso visti, a torto, come nemici degli automobilisti.
Scommetto sarà la consulenza gratuito dato che i dipendenti pubblici non possono svolgere questa attività in modo retribuito e con più probabilità il ricorso avrà esito favorevole
Risparmierete soldi e permettetemi carte bollate
In poche parole per difendersi dalla multe realmente ingiuste occorre prima verificarne la reale fondatezza evitando di credere troppo a chi vuole vendere assistenza ergendosi a paladino dei consumatori, poi ricorrere al fai da te, almeno in primo grado
Una causa persa in cassazione può costare un minimo di 2500 euro
Allora la domanda finale è questa: chi tutela gli automobilisti dalle associazioni dei consumatori?