Eccovi un altro esempio di comportamenti individuali che dovrebbero essere più responsabili perché non c’è una legge che possa prevenirli né tanto meno reprimerli. Sabato scorso, vicino alla tangenziale di Bari ha aperto un altro McDonald’s. Se ne sono accorti anche i più distratti: per tutto il fine settimana, sul nuovo drive-in, stazionavano piccole mongolfiere rosse e gialle. Sfortunatamente, questo accadeva nel punto più pericoloso della tangenziale: una curva con un doppio svincolo dove spesso si creano code in uscita (dovute anche alla presenza del centro commerciale in cui ha aperto il McDonald’s). Creare un’ulteriore turbativa come le mongolfiere (che distraevano) in un punto dove già ci vuole concentrazione alla guida non mi è sembrata una buona idea.
Poi ci ho riflettuto e non ho trovato norme che vietassero esplicitamente questa forma di pubblicità indiretta. Quindi, una pattuglia che avesse voluto intervenire avrebbe potuto di fatto solo far leve sul senso di responsabilità del gestore del drive-in. Che però avrebbe perso buona parte dell’attrattività del suo nuovo esercizio proprio nel momento più delicato, quello dell’apertura. Ve lo immaginate voi, in un Paese divorato dagli interessi personali a tutti i livelli, un esercente che rinuncia alla pubblicità per questioni di sicurezza stradale?
Io no. Ma lancio la provocazione: magari qualcuno la leggerà e, quando la scelta toccherà a lui, la terrà presente…